Difficoltà per il settore socio-assistenziale

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Al Consorzio Grana e Maira l'8% in meno in un anno

Data:

25 Luglio 2011

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Altre preoccupazioni in vista per i Sindaci, già duramente provati dai tagli statali e dal patto di stabilità. La nuova emergenza si apre ora sul fronte dell’assistenza sociale: il settore è di competenza comunale e in provincia di Cuneo è gestito da diversi consorzi di Comuni. 

I tagli della legge finanziaria 2010 agli enti locali si ripercuotono ora sui trasferimenti che la Regione destina agli entri gestori quest’anno. Infatti, la parte più importante delle risorse cui attingono i Consorzi proviene dalla Regione, il resto è coperto da contributi dell’Asl e da una quota minore che è messa a disposizione direttamente dai Comuni, in base al numero dei residenti. 

La bozza del riparto delle risorse tra Consorzi per il 2011 vede, dunque, molto penalizzati i Consorzi della provincia di Cuneo, con tagli che vanno dall’8 al 15% in un anno. Nel Piemonte il taglio è di circa 11 milioni di euro, rispetto al 2010. 

Per il Consorzio valli Grana e Maira, cui aderisce Busca, la dimiunuzione è fra le più contenute, pari all'8,18%, ossia 75.000 euro in meno, ma tale da costringere comunque a ridimensionare alcuni servizi.

Da un lato la Regione ha incrementato leggermente la propria quota diretta, pari a circa 68 milioni, d’altro lato, però, è diminuita drasticamente la parte dei contributi statali che la Regione riceve per questo settore e deve smistare agli enti, scesa di 12 milioni di euro. 

Complessivamente il fondo per la gestione del sistema integrato di servizi ed interventi sociali scende da 99 milioni di euro del 2010 a 88 milioni nel 2011. 

La situazione – dice  il sindaco, Luca Gosso – è davvero preoccupante, tanto più in un momento, come questo, di grandi difficoltà per le fasce più deboli della popolazione. I Consorzi sono costretti a tagliare i servizi, per cercare di far quadrare i conti”. 

“Alla riduzione di risorse – aggiunge Gosso - si somma il paradosso, che abbiamo già denunciato più volte, dei versamenti ormai in arretrato di 12 mesi. Così il sistema rischia il collasso. Le cooperative sociali che forniscono i servizi ai Consorzi attendono di essere pagate da mesi e, cosa inaudita, a rimetterci sono le persone che più hanno bisogno e più dovrebbero essere protette. E’ vergognoso che, dovendo scegliere dove tagliare, la mannaia del Governo colpisca lì piuttosto che altrove”.

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