Ricordato ieri il sacrificio dei tre partigiani vittime dei tedeschi il 26 luglio 1944 a Busca

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Posta una nuova targa in viale Nazioni Unite

Data:

27 Luglio 2011

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Francesca e Lorenzo scoprono la nuova targa a leggìo
Francesca e Lorenzo scoprono la nuova targa a leggìo

Ieri, nel giorno dell’anniversario, è stata inaugurata in viale Nazioni Unite la nuova targa commemorativa che ricorda l’uccisione del partigiano diciassettenne Michele Malfettani, originario della valle Maira. 

La vecchia targa, che era apposta all’albero su cui il giovane partigiano venne impiccato a monito della popolazione, già ferito a morte dai tedeschi, è stata sostituita con una nuova, a forma di leggìo, a cura del Comune, su proposta della sezione cittadina Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia). 

Il 26 luglio 1944 il ragazzo era sceso a Busca con due suoi compagni, Giovanni Chiapello di Busca e Antonio Marchisio di San Damiano Macra, del gruppo della brigata Garibaldi di stanza in valle Maira per un’azione di sabotaggio ai danni del presidio tedesco in città, che si trovava nei pressi di porta Santa Maria. Ma i militi che occupavano la città non furono colti di sorpresa e, dopo una breve sparatoria, i tre partigiani caddero all’angolo fra l’attuale viale Concordia e la piazza, dove li ricorda una lapide, recentemente ristrutturata dall’Anpi.
 
L’associazione ha inoltre voluto dare un volto alle vittime ed è riuscita trovare le fotografie sia del buschese Chiapello sia del giovane Michele, che ora sono poste sul cippo. Manca ancora il viso di Antonio Marchisio: chi fosse a conoscenza di amici o parenti del partigiano ucciso a Busca 66 anni fa può mettersi in contatto con il presidente dell’Anpi buschese, Mario Berardo (telefono 0171.945522). 

“E’ importante non dimenticare – hanno detto Berardo e il sindaco, Luca Gosso, ieri durante la breve cerimonia -. E’ giusto che il posto scelto dai nazifascisti per incutere terrore nei buschesi, ostentando le loro vittime, sia ora un luogo dove tutti noi e le future generazioni possiamo meditare sul sacrificio di quei giovani eroi”. 

All'inaugurazione di ieri pomeriggio sono intervenuti, oltre al presidente, Berardo, ed al sindaco, Gosso, il partigiano Giovanni Bocca, diversi soci dell’Anpi, gli assessori comunali Gianfranco Ferrero e Giuseppe Delfino, il consigliere comunale Diego Bressi, il consigliere provinciale Angelo Rosso, rappresentanti dell’Ana (Associazione nazionale Alpini) cittadina e della Protezione Civile. Giovanni Giordano ha presentato i convenuti ricordando i fatti di quel giorno tremendo. 

Ad inaugurare la targa, scoprendola dalla bandiera Tricolore, sono stati due bambini, Francesca e Lorenzo, portati lì da mamma e papà: “Un bell’esempio da annotare” è stato detto dai presenti. 

L'Anpi buschese
Sono una quarantina i soci dell’Anpi di Busca, tra i quali i Sindaci di Busca, Costigliole Saluzzo, Rossana, Valmala e Trantasca, il senatore Giuseppe Fassino e il deputato Teresio Delfino; cinque i partigiani ancora in vita: Alfredo Bagnaschi, Giovanni Bocca, Cesare Raina, Umberto Rinaudo, Carlo Rosso.

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