Le "Sonorità nuove e antiche dalle terre occitane" del sapiente gruppo "A fil de ciel", sarebbero echeggiate con straordinario effetto sulla collina di Santo Stefano, sotto i ruderi dell'antico maniero, per il tradizionale "Castellaccio in Musica". Ma, anche qui, nel Teatro Civico, dove il clima bizzarro di questa mezza estate ha costretto tutti a rifugiarsi, non solo la storia - poichè il teatro sorge dove intorno all'anno Mille fu costruito il primo castrum del primo borgo fortificato, al piano - ma soprattutto la musica ha avvolto il pubblico in belle e calde sensazioni.
Con arraggiamenti capaci di mettere insieme ghironde e tastiere, cornamuse e contrabbassi, percussioni e chitarre, A fil de ciel ha portato i presenti letteralmente fuori dal tempo, vicinissimo alle struggenti storie d'amore, rivissute nei secoli dei secoli fino alla capace voce della cantante Rosella Pellegrino, che è anche una studiosa e un'amante, come i suoi compagni di scena, della cultura occitana. Moderni trobadori hanno riportato in vita musiche che arrivano fin dal XIII secolo, come "A' l'intrada del temp clar", allegra ballata per chiamare a gran voce la primavera, di un anonimo autore della Linguadoca, o come la disperata "Romanca de Clotilda", con cui un anonimo francese del XVIII secolo canta l'eterna lotta tra bena e male nella storia di una coppia troppo male assortita.
Lo spettacolo è stato gratuito: hanno organizzato il Civico istituto musicale "Vivaldi" insieme al Comune, assessorato alla Cultura, Piemonte in Musica, l'Associazione giovanile musicale, con il sostegno finanziario della Fondazione CR Cuneo.
Uno spettacolo fuori dal tempo
Dettagli della notizia
Ieri sera al Teatro Civico il gruppo A fil de ciel
Data:
29 Luglio 2011
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