C'è tempo fino alle ore 14 del 21 ottobre prossimo per presentare la domanda per diventare volontari del Servizio civile presso il Consorzio per i servizi socio assistenziali delle Valli Grana e Maira, cui aderiscce il Comune di Busca.
La domanda – il cui modulo è scaricabile dal sito www.consorziogranaemaira.it – va presentata a mano o inviata tramite raccomandata alla sede del Consorzio: via Pasubio 7 - 12025 Dronero (Cuneo). Chi lo desidera può prendere subito contatto con le assistenti sociali del Consorzio, telefonando al numero 0171.908317, alle quali chiedere maggiori informazioni.
Può presentarla chiunque abbia fra i 18 e i 28 anni.
"Autonomia possibile" è il titolo del progetto per il quale si richiede la collaborazione delle due volontarie (o volontari) che risulteranno scelte e che presteranno servizio al Gruppo appartamento per donne in difficoltà che a sede a Caraglio.
Gli obiettivi del progetto sono infatti il potenziamento dei supporti alla donne, sole o con figli, che vivono nel Gruppo appartamento o che stanno affrontando il primo periodo di vita autonoma fuori da Gruppo.
Le attività previste riguardano il sostegno alle assistite nello sviluppo delle loro capacità come genitori, nella gestione della casa e del denaro, nella relazione con le altre ospiti della Gruppo, nei rapporti con i familiari e con la società.
In generale, occorre assistere le donne inserite nel servizio nel loro percorso per il raggiungimento di una completa autonomia nella custodia di sé e degli eventuali figli.
Naturalmente, anche nei riguardi dei minori che vivono con le donne in difficoltà si sviluppa tutta l’assistenza necessaria, che comprende, in primo luogo, la presa in carico di situazioni traumatiche a livello psicologico e consiste nella cura quotidiana del percorso di crescita.
Le ragazze che in passato hanno scelto questa stessa esperienza di volontarie civili presso il Consorzio socio-assistenziale Grana e Maira hanno espresso un giudizio molto positivo circa l’anno trascorso impiegando parte del proprio tempo in questo modo.
Avevano detto al termine dell’anno, per esempio, Simonetta, Francesca e Manuela, che erano state volontarie nel 2008: "Sarebbe stato davvero tempo buttato all’aria starcene a casa con le mani in mano in attesa di un lavoro che ancora non c'è. Per prima cosa, qui abbiamo trovato un ambiente davvero accogliente. Gli operatori e le assistenti sociali sono estremamente disponibili e pazienti. Inoltre, ed è quel che conta di più, le persone che abbiamo assistito, con le quali si diventa di famiglia, ci hanno ripagato con un senso di riconoscenza che non ha prezzo".
Un'esperienza da raccomandare, dunque? "Certamente sì. – avevano detto le ragazze - Per un anno della propria vita merita mettersi un po' alla prova e cercare di capire da vicino cos'è la solidarietà. Il Servizio civile dovrebbe essere molto più diffuso, dovrebbe diventare una consuetudine fra i giovani".
E’ richiesta la presenza cinque giorni alla settimana per un ammontare totale di 1400 ore: un impegno part-time che permette di seguire altri interessi.
Come funziona il Servizio civile
Istituito nel 2001 con la legge n. 64, dà la possibilità ai giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno di solidarietà.
Garantisce una forte valenza educativa e formativa: è infatti previsto che siano determinati crediti formativi per i ragazzi che prestano il Servizio civile e che le singole Università possano riconoscere crediti formativi per il conseguimento di titoli di studio.
I volontari ricevono un trattamento economico equiparato a quello dei militari volontari in ferma annuale, pari a circa 400 euro mensili.
Servizio civile al Consorzio socio-assistenziale: domande entro il 21 ottobre
Dettagli della notizia
Due posti come volontari nel Gruppo appartamento
Data:
29 Settembre 2011
Tempo di lettura:
3 min