Il Movimento dei Sindaci scrive al Presidente della Repubblica

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Nella settimana della visita ufficiale in provincia di Cuneo

Data:

03 Ottobre 2011

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Sindaci  mobilitati contro i tagli delle risorse ai Comuni
Sindaci mobilitati contro i tagli delle risorse ai Comuni

Anche da Busca, come dai municipi di numerosi comuni del Piemonte, è partita oggi via fax una delle copie di una stessa lettera inviata al Presidente della Repubblica e firmata da ciascuno dei sindaci che ha accolto una proposta del Movimento dei Sindaci: quella di far giungere a Giorgio Napolitano, atteso in visita ufficiale a Cuneo e a Dogliani i prossimi 7 ed 8 ottobre, i contenuti e i motivi della protesta già espressa in vari modi nei riguardi delle imposizioni delle recenti leggi finanziarie. 

In particolare, si richiama l’attenzione sull’articolo 16 della manovra, circa la soppressione dei piccoli comuni, che – denunciano i sindaci - è in evidente contrasto con la Costituzione, rispetto all’articolo 44 ( “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”). 

“Le misure previste dal Governo – argomentano i sindaci nella lettera - incidono negativamente sull’erogazione dei servizi alla popolazione…I comuni sino a mille abitanti sono circa 600 in Piemonte. In alcune zone montane questa norma ci porta in tempi brevi a privare di una capillare presenza amministrativa aree di circa 450 chilometri quadrati”. 

D’altra parte “Non si vedono – scrivono i sindaci - né sono indicati, i risparmi per i conti dello Stato di simili provvedimenti istituzionali; ma sono evidenti i danni che essi comportano per il sistema democratico dei nostri territori”. 

Mentre ringraziano il Presidente per avere voluto inserire nel programma della visita un incontro con i sindaci - nel pomeriggio del 7 di ottobre al Teatro Toselli - essi anticipano nella lettera la loro richiesta di intervento, anche in qualità di garante della Costituzione, perché possa essere salvaguardato il rispetto dei poteri e delle funzioni di tutti i Comuni, quali presidio territoriale e democratico dello Stato, in ossequio agli articoli 114 e seguenti della Costituzione.

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