Sabato prossimo, 15 ottobre, alle 16,30, nelle Serre del Castello del Roccolo avrà luogo “Dai cuochi di corte a Pellegrino Artusi. La grande tavola nazionale tra curiosità e storia”, incontro con Adriano Ravera e Elma Schena, curatori della mostra “A tavola nel Risorgimento”.
Prosegue così la serie di appuntamenti letterari organizzati dall’associazione culturale Marcovaldo proprio a corollario della mostra “A tavola nel Risorgimento”, visitabile fino al 30 ottobre prossimo.
L’incontro è a ingresso libero; a pagamento, invece, la visita guidata al castello e il tour della mostra. Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde della Regione Piemonte 800-329329, telefonare al numero 0171/618260 o visitare il sito internet www.marcovaldo.it.
Dai cuochi di corte a Pellegrino Artusi
Adriano Ravera spiega così lo spirito dell’incontro, introducendo all’argomento trattato: ”Le cucine di un tempo sono un grande palcoscenico su cui si muovono brigate di cuochi e di sguatteri. Una gerarchia militare che non lascia spazi alle iniziative del singolo. L’apparato di cucina impone regole precise che tutti devono rispettare. A Napoli i monzù, i cuochi giunti al seguito di Giuseppe Bonaparte e Gioachino Murat, appaiono ufficiali di cucina, azzimati e riveriti. Pagati a peso d’oro, decretano reputazione e onore di una casata”.
Solo l’origine francese ne promuove la carriera. “Giovanni Vialardi - prosegue Ravera – è tra le figure di spicco nella Torino di metà Ottocento, ma resterà sempre vice capocuoco di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II perché biellese di nascita; il comando resta al parigino Edouard Helouis”.
Si è di fronte a consuetudini e modi che ben presto però si pennelleranno di nuovi fermenti. “Lo stesso Francesco Chapusot, cuoco dell’ambasciatore d’Inghilterra a Torino – spiegano i curatori della mostra - è uomo del suo tempo, comunicativo e aperto al nuovo; ama la scienza e la tecnica, le applica tra i fornelli. Un cucina che, a poco a poco, si confronta e si contamina. Piccoli passi dovuti ai milanesi Giovanni Luraschi e Giuseppe Sorbiatti, agli insegnamenti di Giovanni Rajberti, un medico ben inserito del sociale, ai libri di Vincenzo Agnoletti e del duca di Buonvicino. Un agire dietro le quinte che si interseca con i grandi personaggi e gli eventi della storia, ne fa vedere gli aspetti più curiosi e insoliti, li celebra in tanti banchetti e menu. Ne scaturisce così un nuovo codice alimentare che riunisce gli italiani alla grande tavola nazionale, artefice principale Pellegrino Artusi”.
La cucina durante il Risorgimento
Dettagli della notizia
Incontro al Roccolo sabato alle 16,30 con Elma Schena ed Adriano Ravera
Data:
12 Ottobre 2011
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