Venerdì 9 dicembre alle ore 16,45 nel salone del Centro anziani di Busca il comandante della stazione dei Carabinieri, maresciallo Gavino Passerò ed il sindaco, Luca Gosso, terranno un incontro sui reati di truffa ai danni di anziani.
“Il Comune – dice il sindaco - ringrazia i Carabinieri e l’associazione Centro Anziani con cui che periodicamente organizza incontri di prevenzione con la popolazione”.
Gli anziani sono i più deboli ed esposti alle truffe ed ai raggiri, specialmente quelli che vivono da soli.
Fornire loro consigli e informazioni è lo scopo dell’incontro.
Come riconoscere un malintenzionato? Molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili. E’ sempre bene stare in guardia con chi non si conosce.
Innanzitutto occorre diffidare delle persone che propongono facili guadagni attraverso investimenti o altro. Non bisogna mai firmare nulla prima di aver consultato il parere di parenti oppure aver sottoposto il contratto ad un avvocato di fiducia.
Non si devono fornire informazioni personali, nemmeno per telefono. Non si devono prendere appuntamenti con chi propone di illustrare prodotti da acquistare, specialmente se si è soli in casa. Nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false.
“Se la situazione vi insospettisce – invita apertamente il comandante dei Carabinieri - non bisogna esitare a chiedere l’intervento dei Carabinieri, telefonando al 112 o, per Busca, allo 0171.945218” .
Di norma i truffatori agiscono in coppia e cercano di entrare in casa con un pretesto. Uno dei due i parla con insistenza, mentre l'altro perlustra le stanze dell'appartamento.
Se si presentano persone spacciandosi per funzionari di società o enti di servizio prima di farli entrare occorre farsi dare gli estremi: nome, cognome e numero di tesserino e chiamare l’ente di appartenenza per verificare. Se le cose non coincidono occorre chiamare subito i Carabinieri, perché la tempestività è indispensabile per fermare i malfattori.
Sarà anche affrontato il tema dello “stalking “, ossia il problema delle molestie personali, sotto i suoi vari aspetti e nelle sue varie forme.
Telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa” e perfino l’invio di fiori o regali, possono essere graditi segni di interessamento, ma in alcuni casi si trasformano in vere e proprie forme di persecuzione. Così si passa dalla gentilezza alla “molestia assillante” o “stalking”, un reato da denunciare. Perché, in ogni caso, la regola d’oro è rivolgersi alle forze dell’ordine, dopo aver annotato i fastidi
Venerdì pomeriggio incontro al centro Anziani di prevenzione alle truffe
Dettagli della notizia
Come riconoscere e difendersi dai malintenzionati
Data:
05 Dicembre 2011
Tempo di lettura:
2 min