E Placido si fa conquistare dal pubblico di Busca

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Straordinaria serata sabato scorso, dopo il temporale

Data:

24 Luglio 2006

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Placido, prima legge alcune poesie in programma, poi incanta dicendo a memoria Dante e Edgar Lee Masters
Placido, prima legge alcune poesie in programma, poi incanta dicendo a memoria Dante e Edgar Lee Masters
Non bastano un ospite illustre, bella musica e poesia sublime per fare di uno spettacolo culturale una serata di successo, di quelle da ricordare per un bel po’, cercando di ripetere l’esperienza. Ci vuole feeling, empatia, corrispondenza di sensi fra artisti in scena e pubblico per creare un evento che lasci il segno. Sabato scorso, in piazza della Rossa, c’erano tutti gli ingredienti primi, ma, per qualche minuto, non sono comparsi gli elementi secondi… poi, quando protagonisti e convenuti sono entrati in sintonia, e c’è stato l’abbraccio della raggiunta intesa, tutti abbiamo pensato che sì, lo spettacolo con Michele Placido, intitolato “Quel canto suona senza fine”, sarebbe stato uno degli eventi che i buschesi non avrebbero dimenticato facilmente e che Marco Gallo, assessore alla Cultura, era riuscito in una nuova impresa: fare spettacolo di livello sul palcoscenico naturale della piazza della Rossa. Lui e la nuova, giovane amministrazione comunale hanno ormai imboccato la via maestra per portare la città all’interno di un circuito culturale di tutto rispetto. Il fatto, poi, che si stiano portando a termine le ristrutturazioni di nuovi luoghi contenitori di cultura, come il Palazzo della Musica, il Teatro civico e il Centro Francotto, significa che l’intenzione è seria e gli investimenti pure. Del resto, luoghi al coperto per eventi ed incontri è meglio averne, visto che un temporale potrebbe mandare all’aria qualsiasi appuntamento all’aperto, proprio come si è rischiato sabato scorso, quando lo spettacolo è dovuto cominciare con un’ora di ritardo, proprio a causa della pioggia. Il fatto, unito a qualche problema all’impianto fonico, aveva provocato un iniziale nervosismo, riconosciuto dallo stesso attore: “Ma quando ho capito che la gente c’era – ha detto Placido fuori scena, a fine serata - nel senso completo del termine: era lì per la musica, era lì per la parola, ed era lì per il silenzio da dare alle parole, ho apprezzato questo vostro bellissimo pubblico, che ha la semplicità dei miei paesi del sud. La semplicità e la profondità: se non la vogliamo chiamare cultura, allora è qualcosa di più!”. Dopo le poesie recitate un po’ per dovere ed un po’ con noia, Placido va a briglie sciolte e vuole regalare al pubblico venuto a Busca quel che (ora lo sente) questo pubblico si merita. Prima dice “a tutto cuore” Profezia, dopo, alla faccia di qualunque Benigni, snocciola a memoria il V Canto dell’Inferno: Paolo e Francesca e Dante ora sono qui, sotto la nostra Madonnina. Infine, fuori programma e fuori dal sotto-titolo del programma (“omaggio ai grandi poeti italiani”), poiché la poesia non va per nazioni, e poiché ora e qui, in una piazza della pianura piemontese, in un sera d’estate gli schiamazzi han taciuto, i bambini anche e s’é fatto silenzio per ascoltare la musica e le parole, ecco un altro regalo: la poesia del silenzio di Edgar Lee Masters. Lo scambio d’amorosi applausi tra attori e pubblico è ora completo e sincero. Buonanotte Busca e buonanotte anche, e per sempre, al commissario Cattani… Il viaggio della serata è stato scandito anche dalle appassionate esecuzioni del quartetto strumentale composto dal baritono Eugenio Leggiadri-Gallani, dalla pianista Gabriella Orlando, dal violinista Diego Conti dal violoncellista Massimo Magri, nelle pagine più belle di Debussy, Ravel, Franck, Respighi e Martucci. Lo spettacolo (gratuito al pubblico, grazie agli sponsor è costato al Comune soltanto mille euro) è stato organizzato in collaborazione con il Festival Mistà 2006, un viaggio tra arte e musica nelle valli occitane che ha avuto inizio l’8 luglio e proseguirà fino al 25 agosto: “Dopo l’indimenticabile serata dell’edizione del Festival Mistà 2005 in cui ospitammo i fiati della Scala di Milano - ha detto Marco Gallo – abbiamo potuto avere un altro evento di punta del programma. Ringrazio di cuore il Festival ed in particolare i direttori artistici Gian Maria Bonino e Mattia Sismonda, Gabriella Brun e la Comunità montana valle Varaita”.

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