Descrizione
Grottesco, comico, drammatico, graffiante e inquietante come una favola terribile, poetico sempre, Boris Vian presagendo la brevità della sua vita, vi concentra la sua arte in poesia, musica, canzoni, racconti, romanzi, teatro. Attingendo a tutte queste forme, estraendone frammenti, nasce un nuovo testo che si sviluppa intorno al racconto breve di Vian: “Le formiche”.
Protagonista è un soldatino in zona di guerra, da dove la realtà è vista come un presente di violenze così assurde da essere raccontate con il distacco del sogno, in cui diventano banali l’eccezionale e il terribile . In questa “zona” di confine tra vita e morte, fanno incursioni - diventando personaggi a sé - poesie e canzoni dello stesso autore. Ma come scoppiano le guerre, come quella in cui il soldatino si trova? Qualcosa se ne capisce ascoltando – consigliabile starsene nascosti nel buio – un dialo go tra il Presidente del Consiglio, Léon e il Generale Audobon, estratto dalla commedia “Generali a merenda”.