Domani la prima assoluta dell'Inno alla Città

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Farà parte di un dvd realizzato da tutte le realtà musicali cittadine

Data:

15 Giugno 2012

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La buschesità, in una girandola di fotografie
La buschesità, in una girandola di fotografie

Domani sera, alle ore 21 nel Teatro Civico, i buschesi potranno sentire per la prima volta l’esecuzione dell’Inno alla Città, il primo che Busca abbia mai avuto.
Lo ha voluto il Comitato per le celebrazioni del duecentocinquantenario della nomina di Busca Città, che cade quest’anno. 

Lo hanno scritto Giangi Giordano, presidente, autore, regista e attore della Filodrammatica Buschese, e il Maestro Antonello Lerda, pianista e compositore nato e abitante a Busca, insegnante, tra l’altro, nell’istituto musicale comunale.

E ad eseguirlo sarà proprio l’orchestra del Civico istituto musicale Vivaldi, diretto dal Maestro Antonio Ferrara: “Ricco l'organico – spiega il direttore – che sarà impegnato in questa prima assoluta: due cantanti solisti, il soprano Cristina Villani e il tenore Emanuele Bono, e l'orchestra che, oltre agli archi, prevede l'utilizzo di flauto, clarinetto, tromba, fisarmonica, arpa, percussioni e timpani”.

L’esecuzione fa parte del concerto intitolato "Auguri, Busca” e prevede in programma anche musiche di Desprez, Banchieri, Albinoni, Torelli, Lerda e Protto.

’Precettato’ dal Comitato – spiega Giordano – ho accettato di buon grado di esprimere in un testo destinato ad essere musicato le nostre peculiarità di buschesi. Abituato ad esprimermi in dialetto, ho compiuto, come dire, un piccolo sforzo di traduzione, perchè è giusto che l’inno sia in italiano e che appartenga a tutte le generazioni di buschesi, sia quelli di vecchia data e origine garantita, sia ai più giovani e nuovi arrivati da ogni dove. Spero di aver colto l’essenza delle cose e dei luoghi: ho citato in particolare il nostro Carnevale e il nostro buon pane e ho voluto concludere il testo con un messaggio di speranza e di orgoglio che spero ci aiuti tutti ad rialzare la testa in questi tempi difficili”.

“Proprio in questi giorni di campionati europei di calcio e di prossime Olimpiadi – dice il Maestro Lerda - saremo inondati di inni nazionali che esprimono in modo generalmente pomposo il sentimento di un popolo. Dunque preferirei chiamare il nostro  un canto poetico su un testo  che esprime la buschesità. Meno possente di un inno vero e proprio, ma più  intimo, più raccolto e forse più buschese. Buschesi come lo sono i musicisti  che lo interpreteranno per la prima volta sabato prossimo. Spetta al tenore il compito di dipanare la vicenda cantando il testo. Il soprano deve invece ricamare, intersecandosi con gli altri strumenti solisti, sopra il tappeto intessuto dagli archi”.

“Quando mi è stato affidato l'incarico – spiega ancora il compositore - ho deciso di adottare questo metodo: ho imparato il testo a memoria per ripetermelo passeggiando in Busca nelle ore più svariate, anche di notte, e una sera tardi, seduto sul vecchio ponte sul Maira, dove c’è l’immagine di una Madonnina, mentre ascoltavo il fluire placido dell’acqua, ho iniziato a cantarle, quelle parole. Da lì in poi è stato semplice, anzi un piacere, dare forma alle note, affidandole ai diversi strumenti musicali”.

“E’ giusto e bello – conclude il sindaco, Luca Gosso – che Busca abbia il suo inno. Spero non sia troppo desiderare che venga poi cantato nelle tante occasioni di festa e di incontri ufficiali, nelle scuole, nelle manifestazioni sportive. E’ un modo per unirci in un senso di appartenenza e di orgogliosa e generosa promozione della nostra buschesità”.

Nell’ambito dei festeggiamenti è in preparazione anche un dvd, con immagini della città, l’inno e altre canzoni popolari locali cantate e suonate dalle diverse realtà musicali cittadine, che sarà presentato nel prossimo autunno.

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