Corridoio del municipio, affidato il restauro

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L'intervento interessa dipinti e porte

Data:

03 Luglio 2012

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Il corridoio del municipio
Il corridoio del municipio

Il Comune ha affidato con due diverse gare d'appalto il restauro dei dipinti murali del corridoio al primo piano del municipio e il restauro dei serramenti lignei dello stesso piano. Il primo intervento sarà eseguito dalla ditta Nelson restauri di Torino che ha praticato un ribasso del 37,78% e quindi per una spesa di 44.172 euro. Il secondo sarà eseguito dalla ditta Foglio Flavio di Saluzzo che ha praticato un ribasso del 46% e quindi per una spesa di 11.782 euro.

Per l’opera di restauro il Comune aveva ottenuto un contributo di 95 mila dalla Compagnia di San Paolo di Torino.

Il progetto è stato curato dall’architetto Adriano Rossi, in collaborazione con i geometri dell’ufficio tecnico comunale.

La storia
Il Palazzo Comunale è una costruzione della prima metà del Settecento. Fu acquisito nel secondo decennio del ‘900, in seguito ad una lunga trattativa con l’ultimo proprietario il conte Massimiliano San Martino di Chiesanuova e di Demonte. L’atto porta la data 19novembre 1921 per l’importo di 150.000 lire.

Prima del trasferimento nel Palazzo San Martino, gli uffici municipali avevano sede nell’attuale Palazzo della Musica, in piazza della Rossa.

Il corridoio
Il corridoio oggetto del restauro, al primo piano, è lungo circa 32 metri e largo circa 3,4 metri. Presenta otto volte a crociera riccamente decorate con pitture modulari e tondi con soggetto figurativo. L’altezza misurata in centro volta è di circa 5.20 metri.
Sulla parete di destra, con lo scalone alle spalle, si aprono ampie finestre sul giardino interno. Di fronte ad esse alcune porte lignee conducono alle stanze, ora sede degli uffici comunali (archivio comunale, con acceso dal vano scala, ufficio del Sindaco, Sala consigliare di rappresentanza, Segreteria protocollo, Ufficio responsabile della Segreteria, Ufficio del Segretario comunale).

Risalgono presumibilmente al tardo  Settecento o alla prima metà di Ottocento le decorazioni della volta, le lunette, le finte architetture delle paraste e le finte cornici delle porte di accesso agli uffici. Contestuale, ma eseguito da altra mano, parrebbe essere il progetto decorativo contenuto nei tondi in volta e sulla parete sud. Le fasce a finto “bassorilievo” sono dipinte nel 1855 da Bartolomeo Giuliano e dai suoi allievi. La firma dell’autore e la data sono inserite nella prima lunetta verso il vano scala; a questa fase risale anche la decorazione pittorica dell’atrio di acceso con la scala a doppia rampa. 

Negli anni Trenta del Novecento ulteriori lavori di manutenzione interessano la pavimentazione del corridoio e gli impianti elettrico e termico.

Come richiesto nel nulla osta del giugno 2009, il pavimento in graniglia, i corpi  illuminanti storici in vetro opalino e i termosifoni in ghisa, dovranno essere conservati e mantenuti con semplice pulitura.

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