Un gesto di solidarietà da Busca a Moglia, paese terremotato del mantovano

“In pochi secondi distrutti il lavoro di una vita e secoli di storia” la frase di apertura del filmato del sito del comune di Moglia -. circa seimila abitanti, in provincia di Mantova, al confine con l’Emilia - sul fotogramma che pubblichiamo qui a lato, dicono tutto di ciò che significa un terremoto. Quello che ha colpito tra il 20 e il 29 maggio scorsi quei territori è ancora un’emergenza per una popolazione che ha dimostrato subito coraggio e voglia di rinascere.

Risiede a Busca da 25 anni per motivi da lavoro un originario di quel paese, Alberto Arioli: tramite lui la città avvia un piccolo progetto di solidarietà. Il sindaco, Luca Gosso, è andato a visitare il paese ancora sconvolto dal disastro e, insieme con le associazioni buschesi coordinate da Busca Eventi, avvia un gemellaggio, che si concretizza per ora in una vendita promozionale del vino lambrusco prodotto in quel comune in occasione della prossima Busca in piazza, domenica 16 settembre. “Purtroppo – spiega Gosso – le finanze comunali non ci permettono interventi diretti, ma ci impegniamo a tener viva l’attenzione con piccoli gesti di collaborazione”. 

Nel pomeriggio della domenica in piazza della Rossa, inoltre, l’associazione Musiké centro piemontese di musicoterapia, terrà un concerto di beneficienza. 

Domenica a Busca sarà presente una delegazione di amministratori del Comune di Moglia. Il ricavato della vendita del vino utilizzato per la ricostruzione di un campanile  di Moglia.

“Ringrazio di cuore i buschesi – dice Arioli – per la lo attenzione e sensibilità. Moglia ha un centro storico molto simile a Busca: la sede del Comune e la parrocchia sono inagibili e buona parte delle case del centro storico, pur avendo mantenuto abbastanza integre le facciate, sono in realtà pericolanti. La mia gente si è messa all’opera immediatamente, ma ha davvero bisogno di un sostegno morale e sostanziale: il lambrusco mantovano messo in vendita a Busca è prodotto dalla cantina  sociale Gonzaga”.

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