Hanno sbagliato grossolanamente i conti e lo riconoscono dopo due mesi di battaglia, senza nemmeno chiedere scusa.
L’ennesima lotta combattuta dai Comuni contro il Governo è stata vinta, ma con l‘onere della prova da parte del tartassati. Infatti, circa trecento Comuni italiani lo scorso settembre avevano subito un taglio dei trasferimenti statali sull’anno in corso di diverse centinaia di migliaia di euro, alcuni in percentuali tali da rischiare il fallimento. Il ministero delle Finanze aveva sovrastimato di molto le proiezioni del reale gettito Imu e di conseguenza aveva decimato i trasferimenti. I Comuni hanno dimostrato l’errore, non senza incontrare ostacoli e difficoltà di colloquio con i funzionari ministeriali, ma alla fine, anche grazie ad interrogazioni parlamentari, hanno ottenuto in gran parte ragione.
Busca è uno dei Comuni maggiormente danneggiati dall’errore ministeriale con un taglio di circa un milione di euro. Afferma ilsindaco Luca Gosso,anche in qualità di portavoce del Movimento de i Sindaci del Piemonte: “Siamo intervenuti chiedendo anche l’interessamento del Parlamento. Tutta colpa del meccanismo complesso che lega a doppia mandata l’incasso Imu con i trasferimenti statali. Ma almeno ora sono state ripristinate le concrete ipotesi di incasso dell’imposta cosiddetta ‘comunale’ sulla casa rispetto alla proiezione sbagliata di fine agosto. Per la precisione Busca rimane danneggiata ancora per qualche punto percentuale, almeno per 100 mila euro, ma non abbiamo più la forza di contestare anche questo ulteriore sopruso e ci accontentiamo di vederci riconosciuta la sostanza dell’errore e di poter procedere alla redazione di un bilancio non fallimentare. Dovremo per forza riconvocare un Consiglio comunale apposito per riconsiderare lo stato di attuazione… ”.
Come detto, sono alcune centinaia i Comuni colpiti dall’errore in tutta Italia: in provincia di Cuneo oltre a Busca, Bagnolo Piemonte, Centallo, Cavallermaggiore, Cortemilia e Saluzzo. Ci sono poi altri casi, come quello del Comune di Pietraporzio, ancora da risolvere, dove, a causa di uno scambio di codici, sono stati erroneamente assegnati trasferimenti di competenze di un altro comune.
“Come Movimento – conclude Gosso - chiediamo di semplificare tutto, di rendere reale la parola decentramento trasformando l’Imu in una vera imposta municipale, con l’intero gettito ai Comuni a fronte di un azzeramento dei trasferimenti, per una effettiva autonomia impositiva e finanziaria locale. Anche se siamo ben consapevoli che lo Stato farà di tutto pur di non cedere sulla gestione diretta delle tasse, la nostra lotta continua”.
Sovrastime Imu: il Governo riconosce l’errore
Dettagli della notizia
Gosso: 'Che fatica avere ragione'
Data:
29 Ottobre 2012
Tempo di lettura:
2 min