E’ stato presentato ieri sera in un Teatro Civico gremito. “Buschesi. Appunti per una storia della Città” edito da Fusta Editore in Saluzzo, pubblicato nel 250° anniversario della concessione del titolo di Città, con l’intento principale di ricordare gli amministratori comunali che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi.
Prologo all’apertura della serata la proiezione del trailer dello spettacolo musico-video-teatrale “La ronde - Ritrovare il tempo”, realizzato dall’associazione Le Cercle Rouge e curato da Laura Chiotasso e Costantino Sarnelli, costituito in parte dalla rielaborazione visiva dell’introduzione scritta dal Sindaco per il libro.
L’ensemble del Corso ad indirizzo musicale delle Scuole Medie e del Civico Istituto Musicale Vivaldi ha dato il là all’evento con “Penso a te Madonnina” di Reno Masoero (arrangiato da Alberto Pignata e Giorgio Signorile). In questo modo si è voluto sottolineare la peculiarità artistica di Busca, città delle scuole di musica.
Il giornalista Osvaldo Bellino ha poi chiamato sul palco la curatrice, Mariella Bosio, il sindaco Luca Gosso, e l’ospite d’onore dell’incontro, Carlo Alberto Parola, assessore alla Cultura del Comune negli Anni Ottanta e Novanta e autore della prefazione al volume.
Il libro
La curatrice, che mai aveva parlato prima in pubblico, era troppo emozionata per dire per bene tutto ciò che voleva dire. E cioè che il libro è un’opera d’insieme composto, dagli interventi di oltre trenta collaboratori, quasi tutti buschesi e, si capisce, non tutti scrittori o giornalisti, ma ciascuno con titolo per raccontare dei tanti argomenti: ex sindaci ed amministratori, dipendenti comunali, artisti e tecnici.
Che nella pubblicazione, composta da 240 pagine e altrettante fotografie suddivise il 14 capitoli, sono state raccontate storie inedite sia di eventi, come il periodo della Resistenza e della Liberazione in città, sia di personaggi mai prima raccontati, le cui vicende erano fino ad ora tramandate negli aneddoti orali e stavano nel cuore della memoria comune.
Che il suo sottotitolo “Appunti” significa che il contenuto non può essere un esauriente excursus sulla storia della Città, ma che da ogni capitolo potrebbe nascere un altro libro: costretti a scelte anche drastiche per evidenti motivi di spazio, la raccolta può e deve essere di sprono per altri racconti.
Che la formula usata, quella degli autori vari, permette una lettura “sciolta” come se fosse un giornale, in diversi stili, anche se con ritmi simili, e una scrittura semplice.
Che molte delle fotografie provengono dagli archivi Studio Pignatta e Cartoline d’epoca Mario Berardo, gentilmente concesse, altre da archivi privati, altre, infine, sono state appositamente scattate.
Che la scelta dei personaggi cui dedicare gli approfondimenti è andata a coloro che non ci sono più e che hanno lasciato un segno concreto del loro passaggio a Busca.
Che il libro si chiude guardando al futuro con i disegni e i racconti dei bambini e dei ragazzi delle scuole di Busca vincitori del concorso indetto per il 250enario.
La seconda parte della serata
Dopo l’intermezzo, con il secondo intervento musicale dell’ensemble di giovanissimi musicisti, Parola ha intrattenuto i convenuti con ricordi e aneddoti capaci di coinvolgere fino alle lacrime, sia per ilarità sia per commozione, con la recita finale deEl nost cioché di Ernesto Francotto.
Infine Bosio ha citato uno ad uno gli autori, mentre già ad inizio serata era stato ricordato con un applauso Giovanni Martinale deceduto proprio ieri mattina all’età di 106 anni, autore del cameo a pagina 46 sul partigiano Carletto Michelis .
Significativo il coinvolgimento corale del pubblico nella ripresa di “Madonnina” e nel canto finale dell’Inno di Busca, creato appositamente per il 250enario da Giangi Giordano (parole) e Antonello Lerda (musica).
Ultimo atto della serata la consegna simbolica del libro, da parte del Sindaco, alla bambina più piccola in sala, nata nello scorso luglio.
Il libro
Il leggero pamphlet del progetto originale ha preso quota fino a diventare, grazie al sostegno dell’editore e all’apporto di tanti collaboratori, una pubblicazione di 240 pagine con altrettante fotografie. Il filo conduttore è la memoria civica.
Particolare cura è stata riposta per i fatti e per le persone dal 1945 ad oggi. Ma si parte da lontano: com’è nato il borgo antico? chi comandava? come e perché il Comune divenne Città? Si passa ai giorni dei nostri padri: come fu vissuta qui l’ultima guerra? come avvenne la Liberazione? chi erano i personaggi? Si giunge a noi: chi ha amministrato la Città nell’epoca della Repubblica? come è cresciuta? com’è oggi? Infine si porge la mano alle future generazioni, con la pubblicazione dei testi e dei disegni vincitori del concorso scolastico indetto per le celebrazioni.
Sono stati trattati temi come lo sviluppo demografico ed urbano, l’economia, l’assistenza e la sanità, il volontariato, la musica, lo sport, il carnevale. Al centro di tutto ci sono i Buschesi, semplici cittadini e famosi benefattori, imprenditori ed artisti, studiosi ed estrosi innovatori.
La copertina
Da subito, è stato spiegato durante la presentazione, si era pensato di coinvolgere il pittore buschese Mario Gosso nell’opera ed è nata spontanea la collaborazione con il musicista Bruno Pignata, che, che in qualità di fotografo figlio di fotografi, ha firmato quasi tutte le foto originali del libro ed ha messo a diposizione l’archivio dello studio di famiglia. Dall’incontro dei due artisti, con l’apporto grafico di Cristina Mussetto, è scaturita la copertina che esprime il contenuto del libro, storia delle istituzioni e delle persone che hanno “fatto” Busca.
I costi
Sono tutti a carico dell’editore; il Comuitato per i 250 anni ha acquistato 500 copie per un valore di 10 mila euro, totalmente coperti dagli sponsor.
Autori e titoli
Luca Gosso (Introduzione – Mi ricordo… - Davvero una favola), Carlo Alberto Parola (Prefazione), Gisella Giraudo (Dalla nascita al Settecento), Alessandra Boccardo (Buschesi nel mondo), Mario Berardo (La guerra in casa), Mario Banchio (Pier Luigi Occelli - Chiaffredo Perano), Giovanni Martinale (La sera dell’addio a Carletto Michelis), Giuseppe Fassino (“Mente Inaudi. Una vita spericolata - Berardo Uomo simbolo del boom), Bernardino Aimar (Mi ricordo…), Teresio Delfino (Mi ricordo…), Marcello Garino (Mi ricordo…), Angelo Rosso (Mi ricordo...), Sara Villa (L’andamento demografico – I personaggi della toponomastica locale), Silvio Armando (L’andamento demografico – I personaggi della toponomastica locale), Elio Ambrogio (La crescita economica – Due banche e un banchiere), Pier Luigi Gosso (Lo sviluppo urbano), Adriano Rossi (Il Municipio), Elisa Gosso (Il Teatro Civico), Bruno Tallone (Il Palazzo della Musica), Antonio Ferrara (La scelta di investire sulle note), Marco Gallo (Cori, Orchestre e Bande), Lucia Rosso, (Una storia di generosità), Patrizia Bausano (Insieme a voi rianimiamo quella villa), Luigi Chiamba (Giuseppe Ferrero), Mariangela Tallone (Ernesto Francotto – Secondo Occelli – Nino Isaia – Giorgio Beltrutti – Luigi Cismondi – Francesco Fino), Bruno Pignata (Michele Pignatta), Ivo Vigna (Stefano Bargis), Flavio Peano (I frati Cappuccini), Diego Bressi (Il volontariato civile), Giangi Giordano (Pennellate di gloria), Guido Rinaudo (Soddisfazioni e grattacapi), Enrico Lerda (Con la montagna "dentro”), Davide Mattio (Maschere di pane) e il compianto Reno Masoero (Angelo Romagna). Altri capitoli sono curati dalla redattrice.
A cura di Mariella Bosio
“Buschesi. Appunti per una storia della Città”
Fusta Editore
pp. 240; 25 euro
nelle librerie e cartolerie
Buschesi, il libro che non c'era...
Dettagli della notizia
... adesso c'è
Data:
14 Novembre 2012
Tempo di lettura:
5 min