L’associazione Amici della Musica di Busca, in collaborazione con il Comune, assessorato alla Cultura, ha pensato di rappresentare musicalmente l’arco temporale che va dal 1762, anno della concessione del titolo di Città a Busca, ad oggi, anno della celebrazione dei 250enario, con un concerto che propone due “intermezzi” composti proprio a distanza di 250 anni l’uno dall’altro. Lo spettacolo va in scena oggi alle ore 21 al Teatro Civico, unendo la ricorrenza storica (il 5 dicembre) al tradizionale Concerto dell’Immacolata.
Saranno eseguiti il “Maestro di cappella” di Domenico Cimarosa e la “Nutellam Cantata” di Antonello Lerda, con un linguaggio musicale assai differente, ma entrambi pronti a sottolineare la comicità delle vicende che raccontano.
Sarà anche l’occasione per onorare un musicista compositore buschese come Antonello Lerda (presidente dell'associazione culturale cittadina organizzatrice della serata), reduce in questi giorni da un avvenimento prestigioso: sabato 17 novembre scorso a Genova, nello splendido Palazzo Rosso, ha portato in scena in prima assoluta il suo ultimo lavoro “Waiting... for...per pianoforte” con il Maestro Antonio Maria Tessoni e il grandissimo tenore Marcello Nardis, attualmente impegnato in Tristano e Isotta alla Fenice di Venezia. La prima esecuzione dell’ultima opera del Maestro Lerda è stata un grandissimo successo di pubblico e di critica, con cinque minuti di applausi. La stessa “Waiting for” sarà presto replicata a Milano e a Vicenza
Perché gli “intermezzi”
Che cosa accomuna i due brani che saranno proposti al scelto pubblico di Busca venerdì 7 dicembre? Innanzitutto la durata esigua: la vicenda si dipana in circa trenta minuti; il numero di personaggi, da 1 a 3, e la trama leggera, frivola, quasi comica, con aspetti tipici dell’opera buffa.
Perché “intermezzi”? Si chiamano così perché nel Settecento a teatro si assisteva pressoché esclusivamente a spettacoli di soggetto mitologico della durata di sei/sette ore e nell’intervallo tra i vari atti si allestivano questi “intermezzi”, su soggetti tratti dalla quotidianità e popolari.
Capostipite dell’opera buffa italiana fu l’intermezzo “La serva padrona” di G. B Pergolesi.
Il concerto fa parte della Rassegna internazionale di concerti “Musicaè” VIII Stagione artistica, realizzata con i contributi di: Città di Busca, assessorato alla Cultura, Sedamyl, Granda Zuccheri, Museo dell’arpa Victor Salvi, Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Fondazione CRT, Fondazione CRC, Unicredit Banca, BCC Cassa di Risparmio di Caraglio Credito Cooperativo, Regione Piemonte, Live Fondazione Piemonte dal vivo Circuito Regionale dello Spettacolo
Il programma
“Nutellam cantata” di Antonello Lerda
“Il Maestro di cappella” di Domenico Cimarosa
Orchestra “B. Bruni” della Città di Cuneo diretta da Paolo Fiamingo
Silvia Spruzzola, Soprano
Elisa Barbero, Mezzosoprano
Emilio Marcucci, Baritono
Nutellam cantata
L’opera del compositore buschese Antonello Lerda ha vinto nel 2001 il concorso nazionale per opere liriche da camera a La Spezia ed é stata eseguita al Teatro Comunale di La Spezia nella serata di gala della premiazione. In seguito ad altre esecuzioni ha suscitato l’interesse dello scrittore e giornalista Gigi Padovani, che sarà presente alla serata di Busca, il quale gli ha dedicato una lunga citazione nel suo libro “Nutella un mito italiano”.
E’ un’opera musicale da camera; una via di mezzo tra la cantata, di cui conserva la struttura nella scansione di recitativi, arie, duetti e terzetti, e l’intermezzo, per il numero ristretto dei personaggi (tre) e la durata relativamente breve (quaranta minuti circa). E’ anche una parodia della stessa opera buffa, in quanto all’interno della trama principale si inserisce un elemento secondario che mette in mostra i “vizi” del cantante e l’usuale conflitto con il pianista accompagnatore.
Le musiche sono parodie di stili diversi che vanno dall’imitazione dello stile bachiano a Stravinskij passando attraverso Satie e Weill, il tutto filtrato da un linguaggio moderno e personale. Il testo in latino maccheronico è di Riccardo Cassini (autore di Panariello e Fiorello). L’organico è composta da quartetto di legni, trio di ottoni, quintetto d'archi, pianoforte, percussioni,soprano, mezzosoprano, baritono, direttore.
Antonello Lerda
Nato a Cuneo nel 1965, diplomato in pianoforte con il massimo dei voti sotto la guida di Silvia Mosca presso il Conservatorio Statale di Cuneo, ottiene poi il diploma di composizione, sempre a pieni voti, presso il medesimo istituto sotto la guida di Emanuela Ballio.
Si perfeziona in pianoforte a Milano con Antonio Tessoni e in composizione con Pino Elos e Paolo Minetti.
Dopo un’intensa attività concertistica come solista e in formazioni da camera si dedica alla composizione e alla direzione d'orchestra affiancando l'attività di relatore in seminari inerenti la musica del '900 e in particolare di quella contemporanea.
Sovente viene chiamato in concorsi come membro della giuria.
Nell'ambito della composizione sue opere sono state eseguite in prestigiose sedi. Molte composizioni,eseguite, sono state concepite per il teatro per ragazzi come: Bim Bam Bum, Quel penultimo giorno d'estate, I mercanti di vineta, quest’ ultimo rappresentato in prima assoluta al teatro sociale di Alba.
Nel 2001 ha vinto il 1° Concorso Nazionale di composizione per opere musicali da camera "Provincia della Spezia" con l'opera Nutellam Cantata per Soprano, Mezzosoprano, Baritono e orchestra da camera su testo di Riccardo Cassini.
Nel 2002 gli è stata commissionata un'opera da "Chitarrissima" il brano 11 Settembre, in ricordo delle vittime delle torri gemelle, per Soprano, Flauto,Violoncello e orchestra di chitarre a 4 parti è stato eseguito in prima assoluta il 4 settembre 2002 presso la chiesa di San Bernardino a Saluzzo.
NeI 2008 molti ensemble eseguono in prima assoluta brani appositamente composti su commissione: Cabaret per il Quintettango, la Sonata per violino e violoncello dal Duo Allocco
Alcune pagine pianistiche dal titolo Evoluvendo sono state eseguite in prima assoluta al prestigioso festival di Dubrovnik in Croazia dal pianista Andrea Vigna Taglianti e selezionate dal festival nuova musica le cinque giornate di Milano per essere trasmesse radiofonicamente; sempre nel medesimo anno un brano per pianoforte e orchestra dal titolo sette per otto rap viene eseguito dalla Royal Scottisch Accademy di Glasgow sotto la bacchetta di Jeff Silberschlag.
Il Piccolo Auditorium Paradisi guidato dal M° Carlo Amadesi gli commissiona un brano per quintetto d’ archi e pianoforte dal titolo fragmenta in honorem Sancti Johanni che è stato eseguito con successo presso l’Auditorium Orpheus di Torino.
Nel 2009 il brano il giardino dei Tarocchi viene eseguito in prima assoluta dal quartetto di percussioni dell’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Nel 2010 vengono eseguiti Evoluvendo dal celebre pianista Bruno Canino e il brano Wolfi Trazom Amadè dall’Orchestra Sinfonica Rumena di Stato di Bacau e il coro del St. Mary’s College nell’ambito dell’ Italy & Usa Alba Music Festival diretti da Jeff Silberschlag.
E' stato fondatore e direttore di alcune compagini orchestrali e vocali da camera come "Ensemble Fergusio" e "Officina musicale".
E’ ospite fisso dell'Italy & U.S.A Alba Music Festival, in qualità di uno dei compositori in rappresentanza dell' Italia, dove tiene master sulla propria musica.
Fondatore e Presidente dell’ Associazione Culturale “Amici della Musica” di Busca, città di cui ha composto l’Inno ufficiale; è inoltre direttore artistico della Rassegna Concertistica “Musicaè” che, giunta alla quinta edizione, annovera nel proprio albo d’oro, fra gli altri, Manuela Degli Esposti, Bruno Gambarotta, Brian Ganz, Giuseppe Nova, Quintettango, Jeff Silberschlag, Rino Vernizzi, Virtuosi di Praga, Larry Vote, Bruno Canino, Eleanor Turner e molte compagini cameristiche del Teatro Regio e dell’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Il maestro di cappella
E’ un intermezzo comico composto tra il 1786 e il 1793 basato su un libretto di produzione ignota.
Diversamente da tutti gli altri intermezzi settecenteschi, vi è la presenza di un solo cantante, il maestro di cappella, appunto. Questo intermezzo è una parodia del maestro di cappella settecentesco ed è affine come tipologia a quei lavori che mettevano alla berlina l'ambiente teatrale, ai quali appartiene anche un altro lavoro scritto da Cimarosa nel 1786, L’impresario in angustie.
La vicenda: un maestro di cappella è intento a mettere in musica un'aria in "stil sublime" seguendo i dettami degli antichi maestri, ma quando l'orchestra inizia a provare il brano, l'effetto è catastrofico, perché gli strumentisti entrano al momento sbagliato. Il maestro è quindi costretto a canticchiare volta per volta la parte di ogni strumento; riesce alla fine a far eseguire l'aria correttamente a tutta l'orchestra.
Domenico Cimarosa
Nacque ad Aversa il 17 dicembre del 1749. A soli quattro anni dovette lasciare la sua città natale per recarsi con la famiglia a Napoli. Era figlio di Gennaro Cimarosa, un muratore occupato nella costruzione del Palazzo di Capodimonte, che morì proprio durante la costruzione. Sua madre era una lavandaia nel monastero dove Domenico ricevette i primi rudimenti musicali. Dimostrò subito di avere molte doti per la musica, tant'è che nel 1761 fu ammesso al Conservatorio. Divenne un abile violinista, clavicembalista, organista e cantante. Egli era caratterialmente mite, affabile e studioso. Cominciò a comporre mottetti e messe. Per il Carnevale del 1772 debuttò come operista con la commedia Le stravaganze del conte. Da questo lavoro la sua fama di buon compositore incominciò a diffondersi. Le sue opere diventarono subito popolari a Roma, dove i suoi intermezzi comici furono molto rappresentati. Cimarosa compose 99 opere, tra le più famose proprio l’intermezzo Il Maestro di cappella. La sua specialità era il dramma giocoso
Nel 1787 al Teatro Regio di Torino diede però un dramma serio, Volodimiro, il quale piacque moltissimo, soprattutto al re Vittorio Amedeo di Savoia. Tra gli interpreti c’era il famoso cantante castrato Girolamo Crescentini, che aveva già avuto occasione di cantare nella sua L’italiana in Londra qualche tempo prima. Nello stessi anno che Cimarosa ricevette l'invito di Caterina II per prestare servizio presso la sua corte di San Pietroburgo dove fu maestro di cappella. Lasciata dopo tre anni la Russia, Cimarosa sostò prima a Varsavia, poi, nel dicembre del 1791, a Vienna (dove arrivo proprio nel mese in cui morì Wolfgang Amadues Mozart): la città che lo accolse bene, per averlo già conosciuto come buon compositore; infatti da alcuni anni vi venivano date repliche di parecchie sue opere. L’imperatore Leopoldo II fu molto generoso con Cimarosa: lo nominò maestro di cappella di corte, gli offrì subito un elevato stipendio e lo mise in rapporti con il librettista Giovanni Beratati: da questa collaborazione nacque il suo capolavoro più noto Il matrimonio segreto. Cimarosa ritornò a Napoli dopo un'assenza di sei anni e fu accolto con calore. Ma durante la Repubblica Napoletana entrò nel partito liberale e al ritorno dei Borboni fu arrestato e condannato prima a morte poi all’esilio. Si stabilì a Venezia dove morì nel 1801.
L’ Orchestra “Bartolomeo Bruni” della città di Cuneo
L'orchestra, intitolata al violinista e compositore cuneese Antonio Bartolomeo Bruni, è stata fondata nel 1953 dal Maestro Giovanni Mosca, suo infaticabile animatore e direttore per oltre mezzo secolo. Nel 1986 essa si è legalmente costituita nell’associazione di promozione sociale “Orchestra Bruni di Cuneo”, senza fini di lucro, il cui scopo è di promuovere la divulgazione della cultura musicale e di favorire la formazione dei giovani musicisti per agevolarne l’accesso al mondo del lavoro.
Nei suoi quasi sessant’anni di attività l’Orchestra Bruni ha eseguito oltre 1.400 concerti, soprattutto in provincia di Cuneo ma anche nel resto del Piemonte e in altre regioni italiane.
Anche negli ultimi anni, nonostante il difficile momento congiunturale, intensa è stata l’attività svolta, con particolare riguardo ai luoghi spesso estranei ai circuiti più importanti. In tutte le occasioni l’Orchestra Bruni è attesa e ascoltata con interesse e riscuote sempre un vivo successo per la qualità delle proposte e per il livello artistico delle esecuzioni musicali.
Nei capoluoghi e nei centri minori l’orchestra propone abitualmente a migliaia di persone l’opportunità di ascoltare dal vivo alcune delle più importanti e belle pagine della musica classica.
Questa concreta operatività consente, al tempo stesso, l’inserimento di giovani musicisti provenienti dai conservatori e dalle scuole musicali della provincia e della regione nel mondo del lavoro. Nel corso degli anni nelle file dell'Orchestra sono passate decine di strumentisti, per molti dei quali tale esperienza ha costituito l'inizio di un'attività professionale che li vede ora impegnati negli organici delle maggiori istituzioni lirico-sinfoniche italiane.
Il repertorio dell’Orchestra Bruni spazia dal Barocco al Novecento, dalla musica cameristica a quella sinfonica e operistica. Negli ultimi anni interessanti sono state alcune produzioni anche al di fuori della musica “classica” propriamente detta, come quelle riguardanti musiche da film, canzoni italiane degli anni gloriosi della radio e collaborazioni con complessi jazz.
Fiore all’occhiello dell’attività concertistica è forse il celeberrimo Concerto di Ferragosto, che ormai da trentadue anni promuove l’immagine culturale-turistica della nostra città e della nostra provincia in Italia e nel mondo, essendo trasmesso in diretta su tutto il territorio nazionale e in molti paesi esteri dalla RAI. L’edizione 2012 a Ferrere, Valle Stura, ha visto la partecipazione di oltre 12.000 spettatori e un eccellente share televisivo.
Accanto a questa intensa attività concertistica, l’Associazione Orchestra Bruni ha sviluppato dal 2006 il progetto didattico “OrchestraNOI”, che ha coinvolto tutti gli alunni delle classi quarte e quinte delle Scuole Elementari di Cuneo nella pratica vocale e centinaia di essi in quella strumentale, sia individualmente, sia in esperienze di musica d'insieme.
L’attività dell’associazione Orchestra B. Bruni è sostenuta dal contributo della Regione Piemonte (sia direttamente che attraverso il circuito “Piemonte dal vivo”), dalla Provincia e dal Comune di Cuneo, dalla Fondazione CRC e dalla Fondazione CRT.
Paolo Fiamingo
Si è diplomato col massimo dei voti in pianoforte e in direzione d’orchestra e laureato in lettere moderne presso il Conservatorio e l’Università di Torino. Si è perfezionato in pianoforte a Napoli con Vincenzo Vitale e in direzione d’orchestra a Milano con Julius Kalmar.
Ha diretto le Filarmoniche di Ramnicu Valcea, Bacau e Craiova (Romania), l’Orchestra Filarmonica Nazionale della Repubblica Moldava, l’Orchestra Classica di Alessandria, l’Orchestra “B.Bruni” di Cuneo, l’Orchestra “InScena“ di Reggio Emilia, l’Orchestra Filarmonica Veneta, la “Libera Chamber Orchestra“ di Tokyo, la Hisense Qingdao Symphony Orchestra (Cina) in importanti Teatri come il Regio di Parma, il Valli di Reggio Emilia, il Ponchielli di Cremona, il Fraschini di Pavia, il Mitaka Arts Center di Tokyo, e per associazioni come l’Accademia Filarmonica Romana e la Camerata Musicale Barese.
Il suo repertorio sinfonico va dal barocco ai contemporanei,quello operistico comprende La serva padrona di G. Pergolesi, Nozze di Figaro di W.A. Mozart, Norma di V.Bellini, Elisir d’amore, Il Campanello, Don Pasquale e Rita di G. Donizetti, Aida, Nabucco e Rigoletto di G.Verdi, Boheme,Tosca e Turandot di G.Puccini,Carmen di G.Bizet, Romeo et Juliette di Ch.Gounod, Cavalleria rusticana di P. Mascagni, Il piccolo spazzacamino di B. Britten, Hansel e Gretel di E.Humperdinck, La piccola volpe astuta di L.Janacek, Brundibar di H. Krasa e numerose operette fra cui La Vedova Allegra e Il paese del sorriso di F. Lehar, Sogno d’un valzer di O. Straus, No, no, Nanette di V. Youmans.
E’ stato Maestro collaboratore presso l’Arena di Verona.
È direttore musicale dell’Osai (Orchestra Sinfonica Amatoriale Italiana).
È pianista accompagnatore al Conservatorio di Torino.
Silvia Spruzzola
Soprano. Nasce nel 1984 a Milano, dove si diploma brillantemente presso il Conservatorio Giuseppe Verdi sotto la guida della Maestro Giovanna Canetti. Entra a far parte del Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala diretto da Bruno Casoni e viene selezionata per partecipare a molte delle produzioni scaligere (come corista sotto la direzione di Claudio Abbado, George Prêtre, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Riccardo Chailly, Simon Bychkov; come solista nel Macbeth e nel Flauto Magico, sotto la direzione di Riccardo Muti).
Attualmente collabora con l’Accademia del Teatro alla Scala, partecipando come corista alle produzioni scaligere del Progetto Accademia ed esibendosi come solista in numerosi concerti (tra i più recenti, il concerto cameristico nel Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala, accompagnata dal Coro dell’Accademia e diretta da Alfonso Caiani).
Nel 2001 debutta come protagonista ne El Retablo De Maese Pedro di Manuel De Falla nei Teatri d'opera di Siena, Rimini e al Teatro delle Erbe di Napoli sotto a direzione di Sandro Gorli e con l’orchestra “Divertimento Ensamble”. È poi protagonista di diverse produzioni operistiche e teatrali,
Tra cui Il piccolo Spazzacamino di Benjamin Britten al Conservatorio diMilano, La Fantesca di Hasse al Teatro Derby di Milano, Dido and Aeneas di Henry Purcell al Teatro di Verdura di Milano.
Si esibisce spesso anche nell'ambito della musica contemporanea: ha eseguito in prima assoluta opere di Alessandro Solbiati, Henri Pousseur (assieme all’Orchestra dei “Pomeriggi Musicali”), Marcello Panni, Matteo Franceschini, Sonia Bo, Robert Pascal, Fabio Nieder, Ruggero Laganà, Carlo Galante.
Da due anni tiene concerti di liederistica in duo assieme al pianista Riccardo Schwartz, con il quale si esibisce all’interno di numerosi festival musicali e Stagioni concertistiche, ottenendo ampi consensi di pubblico e di critica: il loro repertorio, che spazia da Mozart a Debussy, si concentra soprattutto sulla produzione liederistica di Franz Schubert, cui i due giovani musicisti hanno dedicato interi concerti (fino a l’Ultima Sonata, piece musicale su Schubert scritta da Ines Angelino, andata inscena in prima assoluta nel giugno del 2009 al teatro Spazio89 di Milano, e di cui Silvia è stata la protagonista).
Ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali: recentemente ha ottenuto il primo premio nella III edizione del Concorso internazionale “Giannino Zecca” ed è stata inoltre finalista nell’ultima edizione del prestigioso Concorso “Magda Olivero”. Nel gennaio 2010 è risultata vincitrice della 61° Edizione del Concorso Internazionale As.Li.Co. per il progetto “Opera Domani” (per il quale ha debuttato nell’opera Lupus in fibula di Raffaele Sargenti) ed è prevista la sua partecipazione ad alcune delle opere in stagione del Circuito Lirico Lombardo nella stagione 2010/2011 (sosterrà il ruolo del Primo Paggio nel Flauto Magico di Mozart).
Ha lavorato per tre anni come soprano stabile nella Compagnia “Opera 900” di Reggio Emilia con cui ha debuttato in molte città italiane diversi ruoli di opera e operetta (La Vedova Allegra, Cin ci là, Il Paese dei campanelli, l’Acqua cheta, la Vie Parisienne, Al Cavallino Bianco, Scugnizza, la Contess Maritsa). Nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Musicologia e beni musicali presso l’Università degli Studi di Milano.
Elisa Barbero
Mezzosoprano, allieva del soprano Rayna Kabaivanska. Si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio G. Verdi di Torino perfezionandosi successivamente presso l’Accademia Chigiana di Siena e la Nuova Università Bulgara di Sofia. Giovanissima debutta come Madama Rosa ne Il Campanello di G.Donizetti. Successivamente è scelta per interpretare Didone in Dido and Aeneas di H.Purcell, Hansel in Hansel e Gretel di Humperdinck presso il Teatro Toselli di Cuneo, il Gatto in Pinocchio di Valtinoni presso il Teatro Regio di Torino e Mrs Peachum ne L’opera da Tre Soldi presso il Teatro Verdi di Pisa, il Teatro Goldoni di Livorno e il Teatro del Giglio di Lucca.
Si esibisce per Specchio dei Tempi de La Stampa di Torino e per il concerto Child to child presso l’Auditorium del Lingotto di Torino con sotto la direzione del Maestro S. Accardo. Nel settembre 2011, in occasione del quarto anniversario della morte del Maestro Luciano Pavarotti, è scelta, come unico mezzosoprano, per il concerto commemorativo modenese Pavarotti nel cuore accompagnata dall’Orchestra del Teatro Regio di Parma, diretta dal Maestro A.Sisillo.
Emilio Marcucci
Baritono. Nasce a Casoli (Chieti) dove vive fino all'età di 18 anni. Gli studi di architettura lo portano a trasferirsi a Torino. Qui in concomitanza con la facoltà di architettura incontra e frequenta il teatro. Il primo approccio è quello del dietro le quinte, esperienza interessante e formativa che lo porterà nel 2003 all'incontro con la lirica. Il 2003 è l'anno in cui l'interesse per il canto diventa concreto e concreto diventa lo studio dello stesso con l'insegnante Aida Claretto Prestia.
Una vocalità duttile e naturale che spazia dal repertorio belcantista a quello più lirico. Il debutto ufficiale avviene abbastanza presto e con un ruolo considerato di arrivo Falstaff (nel ruolo del titolo). Il debutto diventa un ruolo ricorrente e tornerà in altre produzioni, ma a questa si affiancheranno le opere di Rossini, Cenerentola, Barbiere di Siviglia, Signor Bruschino, Viaggio a Reims; e allo stesso tempo la Traviata, Aida, Boheme fino a Tosca e Nabucco.
Fra le esperienze di un baritono non può mancare Mozart ed il Figaro delle “Nozze di Figaro”ed il Don Giovanni nell'opera omonima, sono stati tra gli incontri piacevoli di questo artista.
Ha collaborato con il Rossini opera Festival (Pesaro), con il Maestro Claudio Desderi, con L'opera di Roma e con altri maestri che hanno permesso di migliorare e consolidare l'aspetto tecnico e scenico.