Rispetto, concretezza, fiducia e unione: sono questi i valori espressi ieri pomeriggio durante l’inaugurazione dei restauri del Palazzo Comunale, nel giorno dell’anniversario della concessione di titolo di Città a Busca.
Rispetto del lavoro delle generazioni passate, concretezza nel raccoglierne i frutti per conservarli e consegnarli ai giovani con fiducia e con gesti solidali, lavorando tutti insieme nella stessa direzione, pur rispettando le diversità.
Il momento è stato, giustamente, solenne ed emozionante, non per questo meno spontaneo e partecipato.
Protagonisti fin da subito i bambini: alle 5 della sera (circa) tutti gli alunni delle elementari ed i loro insegnanti, sventolando le bandierine di Busca, create apposta per l’anno del 250enario, hanno dato vita alla sfilata, con la banda musicale di Castelletto, lungo la centralissima via Umberto I. E la “banda passò” raccogliendo dietro di sé una bella scia di cittadini, invitati con allegria a visitare la propria casa comunale rimessa a nuovo.
La targa commemorativa della ricorrenza e dei restauri è stata posta nell’atrio di ingresso, a destra, sotto il busto (tirato anch’esso a lucido per l’occasione) di quell’Umberto I di Savoia tanto omaggiato a Busca per via della sua generosa visita alla città ai tempi del colera. Per scoprirla si è voluto scegliere il più giovane cittadino nato proprio a Busca, che è… una bellissima bambina nata in via Mazzini lo scorso 22 gennaio, Benedetta Raineri: in braccio a mamma Enrica, ha compiuto il gesto simbolico della serata
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E’ seguita la benedizione del parroco, don Enzo Conte.
Preziosa, e sottolineata dal primo cittadino Luca Gosso, la presenza dei Sindaci di tutti i comuni del circondario, venuti a partecipare alla festa.
“Questa sera – ha poi detto il Sindaco nella Sala consigliare dove si sono trasferiti i convenuti per gli interventi ufficiali - è per me davvero particolarmente emozionante avervi con noi, cari colleghi Sindaci, rappresentanti del Parlamento, della Regione, della Provincia, delle banche che hanno permesso il restauro del municipio. Ma prima di tutto grazie ai Buschesi, perché questo è il nostro giorno. Qui, nella nostra bella casa rimessa a nuovo, abbiamo ora il piacere di ospitare i nostri amici, che ci sono venuti a trovare, anche da lontano, per fare onore a noi tutti e li abbracciamo con gioia”.
“Salutiamo – ha aggiunto - in questo momento anche i Buschesi di tutte le epoche che hanno fatto la piccola e la grande storia della nostra Città, quelli che ci hanno lasciato, andandosene, i caratteri della nostra buschesità”.
A questo punto lo speaker della riunione, Giangi Giordano, indicando una sedia lasciata vuota, ha avuto un pensiero particolare per il senatore Giuseppe Fassino: presente più che mai il suo incoraggiamento e il suo compiacimento.
Gosso ha poi continuato così: “Busca, nata come libero comune sotto la protezione di Cuneo nel 1235, è diventata Città nel 1762. Nella nostra provincia soltanto una ventina di comuni hanno titolo a chiamarsi Città e Busca è uno dei più antichi. Per fare qualche esempio, dirò che le più antiche sono Savigliano: 1284, e Mondovì: 1388. Cuneo e Saluzzo diventarono Città quando divennero sede di diocesi, nel sedicesimo secolo. Boves lo divenne nel 1964, Borgo San Dalmazzo nel 1982. La più recente è Canale che è diventata Città l’anno scorso.
“La celebrazione della ricorrenza del 250enario dal titolo di Città ci ha tutti coinvolto non soltanto in una approfondita ricerca storica, ma anche in un’appassionante progettazione di eventi e di documenti che hanno lo scopo di trasmettere alle giovani generazioni il valore dell’appartenenza e della memoria comune.
“Un libro sulla storia della Città, tre dvd con canti, immagini, danze, serate di musica e teatro, diverse mostre d’arte, un annullo postale, iniziative popolari come il panino più lungo e la caccia al tesoro: in tutte queste vere e proprie imprese abbiamo coinvolto le associazione e le singole persone in un programma senza precedenti.
“Tutto ciò è stato possibile grazie alla costituzione del Comitato per i 250 anni, presieduto da Mario Berardo e formato da tutti i Capigruppo in Consiglio comunale.
“E’ stato presente, partecipe e coinvolto in modo significativo e simbolico anche il Consiglio comunale dei ragazzi.
“E’ evidente che Busca è una comunità viva, capace di esprimere entusiasmo e trovare risorse anche in questo difficilissimo momento economico. Stiamo dimostrando che, mettendo insieme vecchie e nuovo energie e prendendo esempio dalla nostra storia, possiamo avere fiducia nel nostro futuro.
“Abbiamo avuto la fortuna di trovare tutti i soldi necessari per far fronte a queste iniziative, che rimarranno a testimonianza della nostra epoca, da sponsor, senza pesare sulle casse comunali.
“La principale opera voluta e realizzata proprio in occasione dell’anniversario sono i restauri straordinari del complesso del Palazzo comunale, che inauguriamo ora.
Per questo lavoro abbiamo speso 250 mila euro, dei quali duecentomila provenienti da Fondazioni bancarie. Perciò ringrazio particolarmente la Compagnia di San Paolo, oggi rappresentata dal revisore Adalberto Giraudo, delegato dal presidente Sergio Chiamparino, e la Fondazione CRcuneo, rappresentata da Fabrizio Devalle, delegato dal presidente Ezio Falco.
“Questo è il quarto ed ultimo edificio storico vincolato di proprietà comunale che riconsegniamo alla Città. I primi tre (Palazzo della musica nel 2006, Teatro Civico nel 2008 e Casa Francotto nel 2009) sono stati ristrutturati nello scorso mandato amministrativo. Oggi dunque completiamo il quadro.
“L’Amministrazione che guido dal 2004 ha dimostrato con i fatti quanto abbia a cuore i beni artistici ed architettonici di Busca, quanto tenga alla cultura e alla storia della Città, come si occupi del suo futuro e lavori in base a progetti realizzabili e come poi li realizzi.
“In otto anni abbiamo investito quasi due milioni e mezzo di euro incidendo il meno possibile sulle casse comunale, poiché i fondi provengono, nella quasi totalità, da contributi bancari, europei, regionali.
“Nel nostro lavoro quotidiano di amministratori abbiamo sempre avuto ben presente che il Comune è un bene pubblico che abbiamo ricevuto in eredità, frutto di sacrifici dei nostri avi, e che occorre riconsegnarlo alle future generazioni rinnovato e migliorato.
“E un Municipio moderno oggi significa anche un Municipio trasparente: per questo da tempo mettiamo on line gli atti e i documenti amministrativi”.
Il sindaco ha poi concluso con “ringraziamenti non assolutamente di rito, ma sentiti e sinceri” ai dipendenti comunali, alle ditte Nelson Restauri e Cornaglia F.lli, che hanno lavorato con professionalità e passione ai restauri e a Giuseppe Perucca, che ha realizzato gratuitamente i portabandiera che ornano il corridoio e la scalinata, ai volontari delle associazioni, che hanno impegnato tempo e esperienza e per rendere più bella, divertente e appassionante la festa e a Vincent Grimaldi del Poggetto, giunto da Parigi per rinsaldare i rapporti tra Busca e la sua casata, che è stata a Busca per oltre quattrocento anni.
Il tenore buschese Emanuele Bono ha cantato l’Inno di Busca scritto per l’anniversario da Giangi Giordano (parole) e dal Maestro Antonello Lerda (musica).
Hanno poi preso la parola Mario Berardo, Adalberto Giraudo, il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, il sindaco di Saluzzo, Paolo Alemanno, il consigliere regionale Tullio Ponso, l’onorevole ed ex sindaco di Busca Teresio Delfino, il consigliere provinciale ed ex sindaco di Busca Angelo Rosso e Vincent Grimaldi del Poggetto, venuto a Busca per l’occasione, per rendere omaggio alla terra della sua famiglia che si stabilì qui, giungendo da Antibes e dalla città provenzale di Puget-Thénier, nel Quattrocento e vi rimase, nella tenuta dell’Eremo, fino alla metà degli Anni Cinquanta del Novecento.
Erano presenti inoltre: i Consiglieri comunali, il sindaco e vice sindaco di Tarantasca, Bruna Giordano e Giancarlo Armando, il sindaco di Costigliole Saluzzo, Milva Rinaudo, il sindaco di Centallo, Antonio Panero, il vice sindaco di Caraglio ed assessore provinciale Stefano Isaia, il sindaco di Rossana, Marco Carpani, il sindaco di Dronero, Livio Acchiardi, il sindaco di Valmala, Giuseppe Moi, il sindaco di Verzuolo, Gianfranco Marengo, il sindaco di Villar San Costanzo, Gianfranco Ellena, il presidente del Consiglio comunale di Saluzzo, Franco Demaria, l'assessore provinciale Stefano Isaia, Gianni Genta in rappresentanza della Fondazione CRTorino, Guido Rinaudo per il Credito cooperativo di Caraglio.
Hanno presenziato il Comandante, il portabandiera e gli agenti della Polizia municipale in alta uniforme, il maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri ed il Gruppo comunale di protezione civile.
Tutti quanti nei loro interventi hanno sottolineato l’eccezionalità, in tempi di enorme difficoltà economica patiti in particolare dagli enti locali, di poter costruire ed investire in cultura, congratulandosi con l’ospitante per la capacità di coesione e di promozione del lavoro, che fa di Busca un esempio per tutti.
Nelson Losano, titolare della ditta di Torino che ha realizzato l'intervento sugli affreschi del corridoio, ha spiegato, con l’aiuto di slide, come sono stati eseguiti i restauri, sotto la stretta osservazione della Soprintendenza.
E’ stato poi il momento del sindaco junior, Samuele Galfrè: a lui, in rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi, è toccato scoprire il quadro posto ad una parete della Sala consigliere che riporta i nomi dei 107 Sindaci di Busca di tutti i tempi.
Al termine della cerimonia il sindaco ha consegnato una targa di ringraziamento alla Nelson Restauri, alla ditta Cornaglia di Caraglio, che ha lavorato alla sistemazione delle facciate, ed a Giuseppe Perucca.