Al Consorzio socio-assistenziale mancano oltre due milioni e mezzo di euro da Regione e Asl

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Situazione al limite. Manifestazione di denuncia il 2 febbraio

Data:

22 Gennaio 2013

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La presidente del cda del Consorzio, Alessandra Boccardo, con il consigliere comunale Ezio Donadio, ad una manifestazione del settembre 2010 a Torino: da tempo infatti i Consorzi socio-assistenziali denunciano ritardi nei trasferimenti dei fondi dalla Regione e dalle Asl. Oggi la situazione ha raggiunto il limite
La presidente del cda del Consorzio, Alessandra Boccardo, con il consigliere comunale Ezio Donadio, ad una manifestazione del settembre 2010 a Torino: da tempo infatti i Consorzi socio-assistenziali denunciano ritardi nei trasferimenti dei fondi dalla Regione e dalle Asl. Oggi la situazione ha raggiunto il limite

I diritti dei disabili e degli anziani ignobilmente calpestati, per non dire dei lavoratori del settore socio-assistenziale, a rischio posto di lavoro: la situazione è stata ancora una volta denunciata dagli enti gestori dei servizi socio-assistenziali della provincia riuniti ieri a Cuneo.

Per il Consorzio socio-assistenziale Valli Grana e Maira erano presenti la presidente del Cda, Alessandra Boccardo, e il presidente dell’Assemblea dei Sindaci, Giorgio Lerda.

Il Consorzio con sede a Dronero, cui aderisce il Comune di Busca,  vanta un credito nei confronti della Regione di 1.161.000 euro per l’anno 2012, più 50mila euro residui del 2011, e nei confronti dell’Asl Cn1 di 1.382.000 euro in totale, per il 2012 e per gli anni precedenti. In tutta la provincia mancano al settore assistenza quasi 40 milioni di euro di trasferimenti dovuti da Regione e Asl.

Al Consorzio Grana e Maira spettano, dunque, vengono meno ad oggi oltre 2 milioni e mezzo milioni di euro, che devono essere versati da Regione e Asl, soldi che fino ad oggi non si riesce a recuperare, tanto che l’assistenza è davvero al limite della sospensione.

Drammatica la situazione delle cooperative, da cui dipende la gran parte dei lavoratori del settore: costrette a sospendere il pagamento delle tredicesime, sono ora a rischio stipendi e senza i documenti sulla regolarità contributiva non possono nemmeno partecipare ai nuovi bandi pubblici.

Ieri pomeriggio nel salone del Consiglio comunale di Cuneo i sindaci delle principali città della provincia e i rappresentanti degli enti gestori, delle case di riposo, delle cooperative sociali e dei sindacati hanno dato fiato alla loro battaglia.

E’ stato annunciato che si svolgerà una grande manifestazione il 2 febbraio a Cuneo.

E’ stato anche proposto l’insediamento di un tavolo di crisi, cui partecipino anche la Regione e le Asl Cn1 e 2, con sede probabile in prefettura, per stilare un piano di rientro dei crediti pregressi che garantisca anche l’equità da parte della Regione nella distribuzione dei fondi.

Chiediamo precisi impegni politici – hanno detto i rappresentati degli enti gestori – anche da parte dei candidati alle prossime elezioni e risposte concrete e riscontrabili dalla Regione”.

In vista della manifestazione del 2 febbraio sarà inviata agli utenti dei servizi una lettera di invito alla manifestazione e di denuncia “perchè tutti devono sapere cosa sta accadendo” e del rischio che corrono servizi che in un paese civile non possono essere dimenticati.

Qualcuno, infine, ha fatto notare l’assurdità di una situazione vergognosa: “Di solito le imprese falliscono per debiti, non per crediti”.


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