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Manifestazione a Cuneo sabato 2 febbraio

Data:

29 Gennaio 2013

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3 min

Una manifestazione del settembre 2010 a Torino degli enti gestori, con la delegazione del Consorzio Grana e Maira. Da tempo infatti si denunciano ritardi nei trasferimenti dei fondi dalla Regione e dalle Asl, ma la situazione si è costantemente aggravata
Una manifestazione del settembre 2010 a Torino degli enti gestori, con la delegazione del Consorzio Grana e Maira. Da tempo infatti si denunciano ritardi nei trasferimenti dei fondi dalla Regione e dalle Asl, ma la situazione si è costantemente aggravata

Il Consorzio per i servizi socio-assistenziali delle valli Grana e Maira, cui aderisce il Comune di Busca, invita gli amministratorilocali, gli utenti e e le loro famiglie, i dipendenti ed i collaboratori esterni, i dipendenti delle cooperative in convenzione, alla  manifestazione di denuncia e di rivendicazione prevista per sabato 2 febbraio alle ore 10 a Cuneo, in via Roma. Dal duomo il corteo arriverà alla prefettura, dove una delegazione chiederà di essere ricevuta dal Prefetto. 

Tutti gli enti gestori dei servizi sociali, le case di riposo, le cooperative sociali della provincia di Cuneo hanno deciso questa iniziativa in assenza totale di risposte concrete da parte della Regione e delle Asl circa il ritardo di oltre un anno, ed in alcuni casi anche di 400 giorni, dei trasferimenti, per una somma di quasi 40 milioni di euro a livello provinciale, oltre di  due e mezzo per il Consorzio con sede a Dronero.

“Questi ritardi straordinari – spiega Giorgio Lerda, presidente dell'Assemblea consortile e sindaco di Caraglio – stanno mettendo in ginocchio il sistema dei servizi sociali: a dicembre molte cooperative sociali e strutture per anziani e per disabili sono entrate in una crisi di liquidità così grave da non poter pagare le tredicesime ai loro dipendenti e sono enormemente in ritardo nei pagamenti ai fornitori. A questo punto sono veramente a rischio i servizi alle persone. E qui stiamo parlando delle persone più deboli, realmente in difficoltà. E’ una situazione intollerabile e vergognosa per uno stato civile”. 

"Questa battaglia - interviene il sindaco di Busca, Luca Gosso, che fu il primo presidente del Consorzio nel 1997 e lo guidò fino al 2004 - sacrosanta vede tutti noi Sindaci in prima fila a difendere un patrimonio di esperienze e professionalità solidamente costruito nel tempo ed ora usurpato da cattive gestioni a ben altri livelli della pubblica amministrazione. Rischiamo uno scempio tanto più ignobile quanto perpetrato ai danni dei più deboli".

Pochi giorni fa sono stati versati dalla Regione i finanziamenti dovuti per le prestazioni erogate nel 2011, nemmeno proprio tutte, così come resta ancora da versare una piccola parte anche degli anni precedenti da parte delle Asl. Soltanto i Comuni si sono fatti concretamente carico della continuità dei servizi sociali, versando con regolarità ai Consorzi le loro quote di finanziamento e in molti casi addirittura aumentandole. Ma a loro volta non possono fare di più, vessati anch’essi da tagli inesorabili e dal patto di stabilità. 

“Non da oggi – precisa  la buschese Alessandra Boccardo, presidente del cda del Consorzio – ma da anni ormai sollecitiamo in varie forme le istituzioni e denunciamo una situazione la quale non fa che peggiorare, accumulando arretrati su arretrati”. 

“Esiste anche – aggiunge Lerda – una questione di equità. Perché vogliamo poter verificare che la Regione distribuisca con giustezza le sue risorse all’interno del sistema assistenziale del Piemonte. Abbiamo già incontrato una volta il Prefetto di Cuneo, che con grande sensibilità ha riconosciuto la validità delle nostre istanze, abbiamo incontrato parlamentari e consiglieri regionali. In questo momento ci rivolgiamo anche ai candidati alle prossime elezioni politiche. Tutti ci danno ragione, ma nessuno fa qualcosa. La questione è seria ed estremamente importante, è un fatto di giustizia sociale e noi siamo più che mai determinati. Chiediamo alle Asl della nostra provincia ed alla Regione Piemonte l’immediato pagamento dei crediti ai noi dovuti. Sia almeno immediatamente istituito di un tavolo di crisi in prefettura per stilare un piano di rientro dei crediti pregressi”.
 
“Siamo orgogliosi dei servizi che abbiamo costruito insieme in questi anni – conclude Boccardo - e non accetteremo in alcun modo che il welfare locale torni indietro”.

La manifestazione di sabato 2 febbraio coinvolgerà gli utenti dei servizi socio-assistenziali e le loro famiglie, le cooperative, le case di risposo ed il loro personale, i dipendenti degli enti gestori, i sindacati e gli amministrator

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