Non soltanto Busca è l’unica città, tra le dieci più popolose della provincia, a non aver aumentato le aliquote base dell’Imu (imposta comunale sugli immobili), ma è anche quella in cui l’imposta è meno cara.
Il dato è stato evidenziato sulle pagine della cronaca provinciale del quotidiano La Stampa sabato scorso, 16 febbraio.
Sono 1.992 i cittadini buschesi che hanno versato l’Imu (l’imposta comunale sugli immobili) sulla prima casa nel 2012, con una media, sempre per la prima casa, di 73,73 euro procapite, mentre in tutte le altre città l’importo è significativamente superiore ad 100 euro: dai 213,89 di Mondovì ai 110,29 Racconigi (147,20 euro a Cuneo) .
Decisamente inferiore anche l’importo medio sull’Imu “altri immobili” che a Busca segna una media procapite, per i 13.124 contribuenti di 173,05 euro contro i 425,90 euro di Mondovì.
In tutto, è scritto nella tabella del quotidiano, l’introito Imu per la prima casa è stato di 147.157 euro e di 2.271.107 euro gli “altri immobili”. In totale l’Imu 2012 a Busca ha dato un gettito di 2.417.264 euro.
“Tenere invariata al minimo l’aliquota Imu – commenta il sindaco, Luca Gosso – è una scelta che abbiamo potuto praticare grazie alla politica di risparmio che stiamo conducendo da anni. La spesa corrente del Comune è fra le più bassa d’Italia, anche per via di un numero di dipendenti ridotto all’osso. Altro fatto determinante è la graduale costante riduzione dell’indebitamento. In realtà cerchiamo ogni giorni forma di risparmio su ogni voce. Per questi motivi abbiamo titolo a chiedere, come stiamo facendo da tempo, che i tagli dei trasferimenti statali e l’applicazione del patto di stabilità tengano conto dei bilanci virtuosi. Invece siano ancora qui a denunciare che in tre anni dal 2010 al 2013 lo Stato ha tagliato a Busca oltre 900.000 euro di trasferimenti, da 1.700.000 a 800.000!”.
A Busca l'Imu più bassa
Dettagli della notizia
Gosso: Una scelta possibile grazie ai risparmi. Ma i Comuni virtuosi restano penalizzati
Data:
18 Febbraio 2013
Tempo di lettura:
1 min