Sabato sera Cuore di bambola

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Al Civico adattamento video-teatrale del dramma di Ibsen, a cura de Le Cercle Rouge

Data:

17 Maggio 2013

Tempo di lettura:

5 min

La nuova riduzione video-teatraledell’associazione buschese rivisita in chiave attuale il dramma 'Casa di bambola' scritto da Henrik Ibsen nel 1879
La nuova riduzione video-teatraledell’associazione buschese rivisita in chiave attuale il dramma 'Casa di bambola' scritto da Henrik Ibsen nel 1879

Sabato prossimo, 18 maggio, andrà in scena al Teatro Civico l’anteprima del nuovo lavoro dell'associazione culturale Le Cercle Rouge, l'opera “Cuore di Bambola - Una soffitta aperta al cielo”.

La nuova riduzione video-teatrale, il genere di rappresentazione prediletto dall’associazione buschese,  rivisita in chiave attuale il dramma “Casa di bambola” scritto da Henrik Ibsen nel 1879.

“Con questo progetto – spiega Laura Chiotasso presidente de Le Cercle - desideriamo coinvolgere attori e musicisti della provincia di Cuneo per sensibilizzazione il pubblico sullo status sociale della donna e sul suo ruolo nell'ambito familiare”.


In vista dell’evento, l’associazione aveva pubblicato online alcune settimane fa YouTube l'intervista integrale a Cinzia Ghigliano, registrata il primo marzo nello studio dell'artista a Mondovì, che ripercorre gli anni in cui la famosa fumettista cuneese creò il fumetto “Nora” (la protagonista di Casa di Bambola di Ibsen) edito nel 1978 dalla casa editrice Dalla parte delle bambine.

Il video, dal titolo Sintomo: Nora, è visionabile sul canale LeCercleRougeOnTube all'indirizzo: www.youtube.com/lecerclerougeontube


Una premessa storica alla trama
Il 31 agosto 1870, con la battaglia di Sedan, lo scontro decisivo della prima fase della guerra franco-prussiana si concluse con il totale accerchiamento e la resa dell'armata francese. A causa della catastrofe a Parigi venne rapidamente decisa la deposizione dell'imperatore e la fine del Secondo Impero. 

Otto mesi dopo, la nuova Francia  in poche settimane aveva raccolto i cinque miliardi di indennità per la Germania. Emergeva così una nuova borghesia che non riconosceva più il terzo stato: era la nuova aristocrazia del denaro. Nell’eccitato ritmo di grandezza di quegli anni nasceva un nuovo tipo di eroe, in cui la sfrenata ambizione era congiunta alla fredda tenacia, una via di mezzo tra l'avventuriero e il banchiere. Per descrivere questo nuovo paese era necessario tracciare una nuova carta geografica ed Henrik Ibsen la creò.

I problemi di una generazione
Il danese Ibsen, esule attraverso l'Europa, era destinato ad esprimere i problemi sociali più importanti della sua generazione: la democrazia, l'eredità del passato, la donna (il suffragio universale, il suo ruolo nella famiglia). Iniziò a scrivere a Roma nel 1870 una prima versione in prosa del dramma "Casa di bambola". La pièce fu, infine, rappresentata il 21 dicembre 1879 a Copenaghen e furono subito scandalo e polemiche.

Da una notizia di cronaca
Per il soggetto di Casa di bambola Ibsen - probabilmente influenzato dal famoso articolo di Stuart Mill sull’emancipazione della donna - aveva tratto l’ispirazione da una notizia apparsa su un giornale: una donna sposata aveva speso molto per abbellire la casa ed aveva falsificato delle cambiali, il marito se ne era accorto e ne erano sorte delle complicazioni matrimoniali. 

Ibsen trasformò questo banale fatto di cronaca nel dramma di Nora, la sua prima figura psicologicamente ricca. La sua grazia ci innamora, la sua protesta ribelle ci appassiona. Nora è una creatura che vive nei lati, negli angoli del sottosuolo della sua anima, non è definita, è un istinto, sotto cui c'è la possibilità di un carattere. È il diritto dell'individualità che si fa avanti e il problema della donna ne è una necessaria conseguenza. 

A questo primo personaggio femminile ne seguiranno altri più complessi nei drammi successivi e nel 1892 Lou Andreas Salomé, scrittrice e allieva ed ispiratrice di Freud, gli dedicherà un libro dal titolo Figure di donne.

La pièce
La pièce segue una sceneggiatura liberamente tracciata sui passi del testo originario con una attenzione particolare all'interpretazione che ne fece Lou Andreas-Salomé. 

In Riviera a Ferragosto
Nella pièce l’ambientazione del dramma ibseniano è spostata ai nostri giorni in una località immaginaria della Riviera in occasione del Ferragosto. 

La messa in scena teatrale combinata a quella rappresentata in video si articola sull'alternanza di dialoghi, gestualità e stacchi scenici contraddistinti dall'immediatezza filmica. La concezione temporale scavalca quella teatrale classica e si affida a quella istantanea del susseguirsi di immagini di uno storyboard dove l'immediatezza filmica si confronta col fumetto, nella fattispecie le illustrazioni disegnate da cuneese Cinzia Ghigliano per la riduzione a fumetti intitolata Nora che fu pubblicata nel 1978.

L'atmosfera
L’atmosfera e la recitazione della pièce sono ispirate a quelle fortemente enfatiche, ovvero atonali, meccaniche de I segreti di Twin Peaks di David Lynch, serial televisivo diventato cult ed apparso sul piccolo schermo agli inizi degli anni Novanta. 

In questo modo Cuore di bambola, pur mantenendo lo spirito ibseniano di un’indagine morale, vi insinua una vena di umorismo surreale: l’atmosfera inquietante e talvolta sovrannaturale ricorda quella dei film noir, mentre le caratteristiche campy dei ritratti melodrammatici dei personaggi, in alcuni momenti quasi da soap opera, creano un effetto bizzarro in cui il dramma si accosta all’ironia attraverso i filtri del fumetto - il teatro fatto di carta e inchiostro - e del serial televisivo - il teatro che entra in tutte le case. 

I personaggi
Nora, la padrona di casa, è una giovane donna viziata, coccolata e fragile, cresciuta come una bambola ma animata dal desiderio di vivere. Alessandro, suo marito, dietro una vita coniugale tranquilla nasconde la paura di poter perdere onorabilità per prestiti o menzogne ed il suo rapporto con gli altri è falsato dall’importanza che egli dà alle apparenze. 

Nora ha salvato Alessandro ricorrendo a sua insaputa ad un prestito dove per necessità ha falsificato una firma. Andrea, il faccendiere che le ha prestato il denaro, è un uomo disincantato dalla vita, che non si fa scrupolo di ricattarla. È un uomo diverso da quello che avrebbe potuto essere. Ma il ritorno di Cristina, amica d’infanzia di Nora e primo amore di Andrea, riaprirà le ferite e farà cadere la sua maschera. 

L’arrivo di Cristina avrà come conseguenza di riabilitare Andrea, di rendere più sincera Nora e di costringere Alessandro ad uscire dall’armatura che si era forgiato.

In questo gioco di coppie, Valeria, medico e confidente di famiglia, vorrebbe essere d'aiuto ma la sua presenza è impotente verso i comportamenti contraffatti degli altri. Annoiata dall’ambiente, esprime un desiderio di cambiamento forte, ma nello stesso tempo provoca un'inquietante sensazione di malessere. 

Su tutti i personaggi emerge la figura onirica di Lou: una voce che si alza in mancanza di un vero dialogo tra uomini e donne, una coscienza collettiva che interviene per provocare e per narrare cantando. 

Nora è al centro del gruppo e quando la ruota degli avvenimenti girerà diversamente dalla sua immaginazione lei si troverà a compiere azioni non previste che comporteranno un cambiamento radicale.

Immagini

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