Per Busca soltanto 19 mila euro fuori dal patto di stabilità

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Gosso: Così si premia chi non rispetta le regole

Data:

16 Maggio 2013

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Il sindaco Luca Gosso
Il sindaco Luca Gosso

Il ministero dell’Economia ha aperto una prima parte degli "spazi finanziari", pari a 4,5 miliardi di euro, per consentire a Comuni e Province di escludere dal patto di stabilità 2013 le risorse utili a pagare le fatture emesse al 31 dicembre 2012. 

In base alle disposizioni 21 milioni di euro sono consentiti alla provincia di Cuneo, dei quali, per esempio, soltanto 19.000 al Comune di Busca, mentre Bra può sbloccare 1,8 milioni e un Comune piccolo come Santo Stefano Roero, di 1400 abitanti, che negli ultimi anni ha realizzato opere pubbliche per circa 7 milioni, ora può escludere dal patto 1,743 milioni di euro. 

Perché questa marcata differenza?
Perché – risponde Luca Gosso, sindaco di Busca e portavoce del Movimento dei Sindaci - ai Comuni virtuosi il decreto sui pagamenti non serve assolutamente a nulla. Chi ha rispettato le regole, oggi non gode di alcun vantaggio. Al contrario, il provvedimento permette di pagare i creditori agli enti che hanno probabilmente violato le norme ed ora hanno la possibilità di tamponare le voragini con una anticipazione (quindi un aumentando di debito) al 3% restituibile in trent’anni”. 

Eppure la notizia è stata accolta con soddisfazione dall’Anci…
“E l’Anci dimostra così ancora una volta di fare gli interessi esclusivi delle grandi città, che sono alla canna del gas, e non di Comuni come il mio o come la maggior parte di quelli piemontesi, che pagano regolarmente i fornitori a 20 giorni. Capisco l’urgenza e la necessità di aiutare chi è allo stremo, ma non è serio un sistema che non prevede di rispettare in primo luogo chi ha rispettato le regole ed ha i conti in ordine. La maggior parte dei Comuni italiani –continua Gosso - non è stata aiutata da questa norma e soltanto se sarà permesso anche alle Regioni di versare ai Comuni gli arretrati potrà esserci un minimo di riequilibrio”. 

Cosa chiede il Movimento dei Sindaci?
Da quando è nato, nel 2009, chiede sempre le stesse cose: lo sblocco del patto di stabilità per utilizzare gli avanzi di amministrazione utili a dare nuovo lavoro e la riscossione diretta del 20% Irpef ai Comuni, con l’abolizione degli altri trasferimenti, unita all’applicazione di sistemi di compensazione per le aree svantaggiate”.


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