Domenica prossima, poco prima della cerimonia di premiazione delle copie che hanno raggiunto i 50 anni e oltre di matrimonio, alle ore 11 in Casa Francotto, la galleria d’arte cittadina, sarà inaugurata la mostra “Sulle strade dei Grimaldi di Busca. Le grandi battaglie". In rassegna le riproduzioni delle litografie di Stanislao Grimaldi tratte da libro “La prima guerra d'indipendenza Italiana” di Massimo Zanca (pubblicazione disponibile in mostra), che sarà visitabile fino al 12 gennaio, con orario alla domenica dalle 9 alle 12.
Sono riproposte in Casa Francotto le tavole esposte nella scorsa estate all'Eremo di Belmonte nell’ambito delle manifestazioni “Sulle strade dei Grimaldi di Busca”. Si tratta delle riproduzioni delle litografie di Stanislao Grimaldi del Poggetto (1825-1903), artista e ufficiale di Casa Savoia. Il conte già proprietario dell' Eremo, lasciate le armi si dedicò alla pittura, alla grafica ed alla scultura: suo il monumento al generale e ministro della Guerra Alfonso Ferrero della Marmora di piazza Bodoni in Torino.
“Grazie ai suoi lavori litografici – spiega il curatore della mostra, Ivo Vigna - è conosciuto nel mondo del collezionismo. Le sue tavole dedicate alla Prima guerra d'Indipendenza italiana sono ormai introvabili. Utili a spronare le truppe piemontesi nei non pochi momenti di sconforto, le litografie pongono l'accento su atti eroici, a volte romanzati, anche di singole gesta, come nella tavola dedicata al soldato Perrier che poco prima della carneficina di Pastrengo, dopo aver abbattuto la porta di una stalla occupata da fanti croati, viene freddato facendo da scudo al suo sottotenente. La retorica risorgimentale vuole che egli abbia esclamato: Muoio contento di aver salvato la vita al mio ufficiale".
"Nell’anno dedicato all’Eremo e alla famiglia Grimaldi del Poggetto – dice il sindaco, Luca Gosso - vogliamo ricordare l’artista ed ufficiale che visse a Busca. Ringrazio l’editore Sometti di Mantova che ci ha permesso di ricostruire tramite la sua pubblicazione il ciclo completo delle opere, poichè il Comune possiede soltanto tre originali dell’epoca".
"Stanislao Grimaldi - dice l'assessore alla Cultura, Marco Gallo - è per i buschesi il dotto aristocratico dell'Eremo. Questa mostra rende il giusto omaggio ad un’epoca e ad una famiglia che ha contato nelle vicende storiche e sociali della nostra città , cui ha dato diversi sindaci, amministratori e benefattori".
La mostra si svolge con il contributo del Consorzio Bim Varaita, dell’Atl del Cuneese e della Fondazione CRC e l’organizzazione di Chelidon Project.