Il sindaco Gosso: La burocrazia soffoca Comuni e imprese. Non possiamo più accettarlo

Dettagli della notizia

Il Movimento dei Sindaci oggi in Prefettura con Confindustria e Confartigianato. Appuntamento ad una prossima manifestazione “a forte impatto”

Data:

03 Febbraio 2014

Tempo di lettura:

3 min

Luca Gosso e i sindaci del Movimento consegnano al prefetto Giovanni Russo il documento di denuncia dei troppi impegni burocratici
Luca Gosso e i sindaci del Movimento consegnano al prefetto Giovanni Russo il documento di denuncia dei troppi impegni burocratici

Uno Stato corrotto ha bisogno di tante leggi” uno dei sindaci presenti questa mattina in Prefettura a Cuneo è ricorso ad una citazione di Publio Cornelio Tacito per riassumere il concetto della protesta.

 

La denuncia, nata una settimana fa dal sindaco di Busca e portavoce del Movimento dei Sindaci del Piemonte, Luca Gosso,  riguarda l’eccessiva burocrazia, imposta anche ai Comuni, che contribuisce ad impedire la ripresa economica ed è stata subito condivisa  dal presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, e dal presidente della Confartigianato provinciale, Domenico Massimino. 

 

Oggi il massimo rappresentate dello Stato sul territorio, il prefetto Giovanni Russo, ha ricevuto una delegazione composta da una quarantina di  sindaci, provenienti da tutto il territorio  provinciale e rappresentanti il Movimento,  dal presidente di Confindustria Cuneo, Biraghi, e dal vice-presidente di Confartigianato, Giorgio Felici, convenuti per consegnargli un documento da far giungere al Governo, nel quale si evidenziano il numero delle pratiche ed incombenze - più di duecento - cui sono obbligati ad ottemperare tutti i Comuni, dalle metropoli ai più piccoli municipi, e che di fatto intasa gli uffici pubblici con ripercussioni assai negative sulle imprese che con essi devono lavorare.

 

Durante l’incontro molti sindaci e i due rappresentanti di categoria sono interventi per sottolineare, anche con espressioni forti, il loro “non ne possiamo più”.  

 

“Anche se sono state pensate per ridurre gli sprechi  e combattere la corruzione – hanno spiegato Gosso e  i suoi colleghi, tra cui anche il sindaco di Cuneo, Federico Borgna – le regole imposte ai Comuni risultano disastrose: un aumento delle pratiche che uccide, senza ottenere nessuno degli obiettivi voluti. Ma vanno anche sempre ricordati i danni provocati dal patto di stabilità che ci costringe e tenere fermi in cassa nostri soldi veri, accantonati, che potrebbero essere investiti in opere utili ai cittadini e sarebbero una  manna per dar lavoro alle imprese locali. Senza contare i tagli draconiani  imposti sui trasferimenti statali”.

 

L’ultimo grido d’allarme del Movimento dei Sindaci del Piemonte, si rivolge, dunque, non più all’Anci, quell’associazione  nazionale dei Comuni presieduta dal sindaco di Torino Piero Fassino che “si occupa soltanto delle grandi città”, ma direttamente al Governo ed ai parlamentari (cui è stato inviato per posta il documento), perché cambino le regole, e alla società civile, associazioni e cittadini,  perché si uniscano alla lotta.

 

“Una lotta – ha detto il sindaco di Boves, Mario Giuliano – che dobbiamo combattere prima ancora che contro i politici contro i grandi funzionari di Stato, quelli specializzati a scrivere leggi e decreti attuativi composti da ‘snelli’ documenti in mille pagine che nessuno legge, tanto meno i parlamentari o i ministri che li firmano.  Oggi noi vogliamo denunciare quegli oscuri scrivani che non conoscono la realtà locale e non mettono mai la faccia, perché la fanno mettere a  noi sindaci, che siamo gli unici diretti interlocutori  dei cittadini. Ma quando  la misura è colma  bisogna fare molta  attenzione, perché l’esasperazione è pericolosa”.

 

 “Raccolgo – ha detto brevemente il Prefetto al termine degli interventi - il lamento che voi Sindaci, persone che avete veramente ed indubbiamente senso di responsabilità, rivolgete a me con compostezza  e fermezza e certamente lo trasmetto subito al Presidente del Consiglio, sperando di potervi dare una qualche risposta concreta”.

 

La mattinata è proseguita nella sede di Confindustria dove, nel corso di una conferenza stampa, sono stati  ribaditi i temi in discussione ed è stata accolta la proposta avanzata dal presidente e dal vice-presidente degli industriali cuneesi, Biraghi e Duilio Paolino (titolare dell'azienda buschese Cosmo), di dare vita presto ad un’azione dimostrativa capace di attrarre sul problema l’attenzione nazionale partendo dall’operosa e virtuosa provincia Granda .

 

 

Immagini

Allegati

Ultimo aggiornamento: