Due aziende in espansione

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Granda Zuccheri e Sedamyl chiedono varianti per ampliare le sedi

Data:

18 Febbraio 2014

Tempo di lettura:

3 min

La Sedamyl è servita dalla ferrovia
La Sedamyl è servita dalla ferrovia

Una bella notizia, anzi due. Due aziende buschesi  vogliono ampliare le sedi delle proprie attività. Ed il Comune, guidato dal sindaco Luca Gosso che, anche in qualità di portavoce del Movimenti dei Sindaci, denuncia e combatte la burocrazia freno della ripresa economica, si sta facendo in quattro per velocizzare i percorsi di autorizzazione.

 

 “Si spera così – sottolinea Gosso – di ottenere non soltanto un radicamento delle attività sul territorio comunale, ma anche di dare possibilità per nuove assunzioni”.

 

Le due aziende sono la Granda Zuccheri e la Sedamyl, che hanno chiesto  varianti parziali (art 17 della legge regionale sull’urbanistica) alla variante strutturale approvata definitivamente dalla Regione lo scorso settembre.

 

Granda Zuccheri

La prima richiesta approda dopodomani, giovedì 20 febbraio,  in Consiglio comunale per l’adozione dopo aver ricevuto l’ok dal comitato tecnico e in seguito alla verifica Vas (Valutazione Ambientale Strategica).

 

La Granda Zuccheri, famiglia Rinaudo, si trova nella frazione San Martino da una quarantina d’anni e impiega circa 50 persone. Ha ora bisogno di nuovi spazi per la logistica. L’ampliamento richiesto è di 12.864 metri quadrati nel terreno di fronte agli attuali impianti, dall’altra parte della strada regionale 589.

 

Dopo il via libera da parte del Consiglio comunale, la variante  sarà sottoposta alla Provincia e poi tornerà al  Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

 

Sedamyl

L’altra richiesta riguarda l’azienda Sedamyl che, dopo aver dato avvio alla realizzazione della terza linea di macinazione nel 2013, vuole riorganizzare gli spazi della logistica, per dare maggior sicurezza alle operazioni di lavorazione e stoccaggio.

 

A Busca, in via  Tagliata Sottana, la Sedamyl gestisce da una quindicina di anni il mulino dell’azienda (già Mulino Piemontese). L’azienda, che ha sede a Saluzzo,  nacque nel 1949 con la  distilleria di frutta della famiglia Frandino, passò poi alla trasformazione del grano e dal 1985 alla produzione dell’amido e dei suoi derivati. Oggi  sta sviluppando a Busca la terza linea di produzione, che sarà avviata in primavera, per la quale ha bisogno di nuovi spazi riservati alla logistica e all’incremento del flusso di merci. La Sedamyl attualmente impiega in tutto 150 dipendenti, dei quali 25 a Busca, generando un indotto di circa 1.500 addetti e la nuova linea comporterà  un aumento di entrambi.

 

La variante prevede lo spostamento dell’area verde lungo la strada provinciale e la creazione di una rotatoria tra la strada regionale e la  via che porta alla frazione Attissano, la stessa frazione dove si trovano anche la sede dell’azienda A.en.B. (teleriscaldamento) e l’area ecologica.

 

La pratica della Sedamyl è ad un passaggio antecedente rispetto a quelle della Granda Zuccheri: si sta per chiedere  la valutazione Vas, ma  è possibile che si giunga all’autorizzazione finale  prima del termine del mandato amministrativo.

 

Per giungere alle nuove concessioni  sono stati stralciati circa 40 mila metri quadrati produttivi dall’area artigianale in via di Roata Raffo in modo da effettuare le due varianti produttive ad “impatto zero”.

 

Impatto zero

In questo modo – spiega il sindaco – andiamo incontro a due esigenze coincidenti: da un lato alcuni dei proprietari dei terreni dell’area artigianale  non vogliono più pagare l’Imu per proprietà non appetibili in quella zona in questo momento, d’altra parte le due aziende hanno interesse ad  investire nei pressi dei loro impianti. Per fortuna abbiamo dato vita alla variante strutturale da poco approvata, la quale prevede le espansioni che oggi possiamo girare a vantaggio delle due aziende richiedenti. Inoltre  riserviamo  lo spazio per altri interventi produttivi pari a  53 mila metri quadrati (27 mila in compensazione e 24 mila in espansione) che saranno utilizzati in parte dalla variante Sedamyl e in parte sono di riserva per ulteriori ampliamenti di queste o altre attività produttive. Stiamo facendo tutto il possibile per accorciare i tempi e ringraziamo per la  disponibilità e la collaborazione gli altri enti interessati”.

 

Da novembre ad aprile

La pradica della Granda Zuccheri è stata avviata a fine novembre con l'adozione della  perimetrazione; i pareri positivi di Arpa e Provincia sono giunti nel mese di gennaio, è stato poi nominato l’organo tecnico esterno che ha dato parere positivo. Giovedì 20 febbraio  l'approdo in Consiglio comunale, da dove i documenti saranno inviati alla Provincia, che avrà 60 giorni di tempo per esprimersi, ma l’amministrazione comunale chiederà un iter abbreviato per poterla chiudere entro fine marzo.  Si spera che l’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale possa giungere nei primi giorni di aprile.

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