“I soldi li abbiamo: sono disponibili come avanzo di amministrazione, uniti alla promessa di contributo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio Cuneo. A lei chiediamo soltanto di poterli spendere”. Il sindaco Luca Gosso ha concluso così l’email spedita al premier Matteo Renzi in risposta alla sua lettera aperta pubblicata sul sito della Presidenza del Consiglio con cui chiede a tutti i sindaci d’Italia di segnalare le esigenze più urgenti in materia di edilizia scolastica.
Gosso ha indicato alcuni interventi necessari all’edificio che ospita le scuole secondarie di primo grado in corso Giolitti.
Ecco il contenuto della sua richiesta, posto in modo estremamente schematico
Scuole secondarie di primo grado “Giosuè Carducci”
Anno di costruzione: 1966
Ragazzi che lo frequentano: 330
Importo progetto: 300.000 euro (di cui 55.000 dalla Fondazione CRC e 245.000 dall’avanzo di amministrazione)
Livello di progettazione: progetto esecutivo già approvato
Cantierabilità: immediata
Tempi di lavoro: entro il 30 settembre 2014
Richieste economiche dallo Stato: zero
Unica richiesta: sblocco del patto di stabilità
Per noi da sempre la scuola al centro
“Il fatto che Renzi abbia messo subito l’edilizia scolastica in primo piano ci conforta, ma non ci sorprende – dice Gosso - noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto lo stesso: gli edifici scolastici sono il posto dove i bambini ed i ragazzi imparano a diventare cittadini e il futuro nasce fra quelle mura. Perciò durante il mandato 2009-2013 abbiamo investito in edilizia scolastica un milione di euro, pari al 25% del bilancio comunale, soprattutto in interventi volti al risparmio energetico e non ci rimane più tanto da fare. Ci piacerebbe completare la ristrutturazione delle medie e non ci mancherebbe nulla per farlo, se non l’annunciato impegno da parte di Renzi ad eliminare le assurde ricadute del patto di stabilità”.
L’edificio in questione negli ultimi dieci anni è già stato oggetto di molti interventi di manutenzione straordinaria: abbattimento barriere, sostituzione serramenti, impianto di trattamento aria, rifacimento impiantistico elettrico, sostituzione di serramenti esterni, per un importo pari a circa 800 mila euro, tutti finanziati con fondi propri e di fondazioni bancarie.
Ora mancano 300 mila euro per sostituire la pavimentazione, i rimanenti serramenti interni, per completare li rifacimento dei servizi igienici e per allestire un “cappotto” esterno.