TASI prorogata. IMU entro il 16 giugno

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Data:

27 Maggio 2014

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Sulle aliquote Tasi  deciderà l’amministrazione entrante
Sulle aliquote Tasi deciderà l’amministrazione entrante

Per i residenti a Busca, come per quelli nei settemila Comuni italiani che ancora non hanno deliberato aliquote e detrazioni Tasi (la nuova tassa sui servizi indivisibili), il pagamento dell’acconto di giugno slitta di qualche mese, probabilmente al 16 settembre oppure al 16 ottobre (si è in attesa del Decreto Legge che ufficializza la scadenza).

 

L’aliquota base della Tasi è fissata dallo Stato all’1 per mille (senza detrazioni) ed in base al dato dell’introito stimato dal ministero (ad oggi non comunicato)  saranno tagliati i trasferimenti statali per un pari importo.

 

Ciascun Comune può diminuire l’aliquota fino ad azzerarla o aumentarla fino al 2,5 per mille. La tendenza nei Comuni dove è stata già stablita è di puntare verso l’aumento delle aliquote fino alla massima, per il problema del corrispondente taglio dei trasferimenti erariali, che comunque saranno effettuati ad aliquota base anche nel caso il Comune decidesse di azzerarla.

 

A Busca deciderà l’amministrazione entrante.

 

L’aliquota può essere aumentata di un altro 0,8 per mille, spalmabile anche sulle seconde case, per introdurre le detrazioni a favore delle fasce più disagiate. Al momento nei Comuni in cui sono state già decise le aliquote ognuno ha fatto  a modo suo, ma in generale le detrazioni sono state concesse solo per le rendite catastali più modeste. Torino, per esempio, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, ha affiancato al valore catastale anche la detrazione per i figli a carico: qui  al bonus fisso di 110 euro per ciascun immobile entro la soglia dei 700 euro di rendita catastale si sommano 30 euro ogni figlio under 26, con il risultato che la Tasi è meno cara dell’Imu di soli 7 euro.

 

La somma di Tasi e Imu non può superare l’aliquota del 10,6 per mille, che può arrivare all’11,4 con l’addizionale dello 0,8.

 

Cosa devono fare gli inquilini?
Se la casa è in affitto una quota tra il 10 e il 30% (stabilita dal Comune) è dovuta anche dagli inquilini. La differenza resta a carico del proprietario. Bisognerà dunque attendere le scelte fatte dalla nuova amministrazione,  nei prossimi giorni.  

 

Imu

Devono versare l’acconto Imu entro il 16 giugno, calcolato sull’aliquota dello scorso anno, i proprietari di terreni agricoli (se non sono coltivatori diretti  o imprenditori agricoli),  aree edificabili, seconde case, appartamenti sfitti o affittati, negozi, magazzini,  capannoni e case di lusso. Deve pagare anche chi possiede più di una “pertinenza”, (Cat. C/1- C/2- C/6) a partire dalla seconda, anche se appartiene alla prima casa.

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