Raccolta rifiuti: tante precisazioni in risposta ad una interrogazione

Dettagli della notizia

Presentata dal Movimento 5 stelle di Busca

Data:

15 Luglio 2014

Tempo di lettura:

2 min

Dichiarando di condividere pienamente l’obiettivo indicato nell’oggetto – ossia i benefici ottenibili con l’estensione dalla raccolta dei rifiuti porta a porta -, il sindaco, nella sua risposta scritta ad una interrogazione del Movimento 5 stelle di Busca, scende nel merito di ogni questione posta.

 

Eccole, riassunte.

 

Il Consorzio ecologico cuneese nell’affidare l’appalto della raccolta il 1° gennaio scorso all’Ati Doks Lanterna spa – Idelaservice  soc.coop. ha stabilito una scheda di servizio per rendere conto dei tempi e dei metodi al Comune ed il progetto tecnico presentato dalla ditta presenta delle migliorie a titolo gratuito di determinati servizi.

 

Circa la comunicazione, si sono svolti due incontri con le utenze domestiche e due con le non domestiche per spiegare le novità del servizio, è stato consegnato un opuscolo illustrativo ed un calendario. All’url http://clienti.idealservice.it/web/cec si possono reperire tutte le informazioni necessarie. Saranno poi proposti incontri nelle scuole, interventi di educazione ambientale nei centri di raccolta e negli impianti di destino.

 

Dopo l’obiettivo raggiunto del 36% in meno di indifferenziati per la sola zona del concentrico dove il porta a porta è attivo dal 2012, si spera di raggiungere la riduzione di almeno il 40% con l’avvio da luglio 2014 della raccolta domiciliare nelle frazioni.

 

I maggiori quantitativi di rifiuti raccolti  in maniera differenziata qualitativamente migliore permetteranno la riduzione dei costi di selezione. Con il primo avvio del porta a porta a luglio del 2012 l’impurità è passata  dal 32% a  circa l’8%.

 

I rifiuti raccolti sono di proprietà dei comuni consorziati con il Cec, il quale si occupa di rivenderli ai consorzi di filiera per la carta, cartone, vetro e legno, o al libero mercato per il ferro  o altre  raccolte separate (pile, accumulatori, oli esausti minerali e vegetali, indumenti usati, etc.): i relativi ricavi sono in funzione dell’accordo quadro firmato tra Anci-Conai o in funzione dell’andamento del libero mercato. La tariffa è il risultato di tutti i  costi dai quali sono detratti i ricavi.

 

Il Cec è un consorzio obbligatorio. I limiti geografici sono stati definiti con legge regionale, non è una questione di scelta.

 

I dati disponibili relativi al 2011  vedono il Piemonte con una media di costi totali €/ab*anno 146,23 a fronte della media nazionale pari a 156,26 €/ab*anno.

 

La risposta scritta del sindaco entra poi ulteriormente nel merito dei costi e dei ricavi, precisando di nuovo che, aderendo ai consorzi di filiera, le trattative sono quelle definite dall’Anci.

 

Il Comune e il Cec non hanno ancora pianificato un centro del riuso (come si chiede nell’interrogazione), ma non si esclude che lo si possa allestire nel prossimo futuro.

 

Infine, è prevista la realizzazione di indagini di costumer satisfaction annuali per sondare il grado di soddisfazione dell’utenza con la successiva pubblicazione dei risultati e si assicura che, assunti i necessari dati, sarà valutata l’applicazione della tariffa puntuale in sede di incontro tematico.

Allegati

Ultimo aggiornamento: