Bilancio senza criticità

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Ma bisogna cercare nuove idee per creare lavoro e mantenere attrattiva la città. Questo il succo del confronto con  i cittadini sul documento di programmazione

Data:

22 Luglio 2014

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 	Palazzo San Martino, la sede del municipio in via Cavour
Palazzo San Martino, la sede del municipio in via Cavour

Una piccola parte d’Italia ancora sana, che, pur conoscendo la crisi, grazie ad un bilancio comunale senza criticità né emergenze, può pensare  a costruire futuro e, perciò, principalmente, lavoro, puntando anche a settori non tradizionali, come la cultura e il turismo, tutto ciò grazie al lavoro svolto dalle scorse amministrazioni: è quanto è emerso ieri  sera durante la consultazione con i cittadini sulla proposta di bilancio 2014.

 

Citando Luca Gosso, prima assessore al bilancio poi anche sindaco per 10 anni, l’attuale primo cittadino, Marco Gallo, e il suo vice e assessore al bilancio, Gianmichele Cismondi, hanno sottolineato come a Busca si possano mantenere le tasse più basse che molti dei comuni limitrofi, si riesca ad investire in opere pubbliche, mantenere i servizi a costi non troppo elevati e non ci sia la necessità di ricorrere agli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente.

 

Pubblico poco numeroso ma partecipe

All’incontro erano presenti i componenti del Consiglio comunale, tranne Carla Eandi (assessore), Federica Ferrero (assessore) e Gianpiero Bianchi (capogruppo minoranza Movimento 5 Stelle di Busca), assenti giustificati. Al tavolo dei relatori anche il responsabile dell’ufficio tributi, Ivano Rotolone. Poco numeroso, ma particolarmente propositivo, il pubblico, composto da non più di una quindicina di persone.

 

Il capogruppo di Insieme per Busca, Angelo Rosso, ha sottolineato la necessità di creare lavoro ed escogitare tutti i modi possibili per "far venir gente a Busca", riservandosi si studiare il documento prima di decidere che voto esprimere in Consiglio comunale.

 

7 milioni e mezzo di euro

Il bilancio di previsione  2014 del Comune, che sarà portato all’approvazione del Consiglio comunale giovedì 31 luglio alle ore 18,30, pareggia su una cifra di poco oltre i 7 milioni e mezzo di euro.

 

Trasferimenti statali in picchiata

Spicca, rispetto al 2013, la diminuzione di trasferimenti statali di circa 700 mila euro, che deriva  da minori entrate e dai maggiori oneri che si devono destinare  al fondo di riequilibrio.  L’anno scorso il Comune ha ricevuto dallo Stato un milione e 300 mila euro, mentre   quest’anno ne avrà circa 700 mila e  la spesa del fondo di alimentazione cresce di quasi 100 mila euro.  

  

 “Questo documento risente anche di un forte clima di incertezza – ha sottolineato il sindaco, Marco Gallo -: abbiamo comunque deciso di portarlo in approvazione, per poter far partire le opere pubbliche preventivate”.

 

Sindaco e vice-sindaco hanno fatto notare l’assurdità di uno Stato che costringe  Comuni ed enti locali a redigere i bilanci di previsione ben oltre la metà dell’anno in corso: infatti, la scadenza quest’anno è stata prorogata a fine settembre, ma si pensa che possa slittare addirittura a novembre.

 

Incertezza Tasi

“Abbiamo preferito anticipare almeno a luglio il nostro documento – ha detto l’assessore al bilancio -, che però risente necessariamente dell’incertezza dovuta principalmente al reale gettito della nuova Tasi, che in sostanza è una piccola patrimoniale. Abbiamo scelto di applicare un’aliquota intermedia dell’1,5 per mille, fra la minima prevista dell’1 per mille e la massima del 2,5 per mille, che si abbina all’aliquota Imu più bassa pro capite tra le città con più di 10 mila abitanti di tutto il Piemonte, pari al 7,6 per mille. Sommando le due tasse si arriva ad un 9,1 per mille (il massimo previsto è l'11,4 per mille - ndr) che grava meno ferocemente a Busca che in altri comuni come il nostro, poiché qui beneficiamo di valori catastali relativamente bassi. Mentre sono esclusi dalla Tasi i terreni agricoli, è stato scelto di dividere la Tasi fra proprietario e locatario per una quota del 10% a carico del locatario, mentre il massimo previsto è del 30%, con importo minimo di 12 euro annuale per contribuente, ossia non pagherà chi dovesse versare di meno di 12 euro”.

 

A Busca la Tasi potrà essere pagata in due rate, la prima entro metà ottobre e la seconda a dicembre. Secondo le stime, le tasse comunali non riusciranno a coprire del tutto le minori entrate e si dovrà comunque ricorrere a risparmi con alcuni piccoli tagli.

Circa la tariffa sui rifiuti, il consigliere comunale delegato Diego Bressi ha precisato che non sono previsti aumenti e che il rodaggio dell'estensione della raccolta porta a porta sta proseguendo bene.

Presi in giro dallo Stato

“L’auspicio – ha concluso Cismondi – è che lo Stato la smetta di prenderci in giro, con la sua esasperante lentezza, con la sua continua incertezza, con la sua impunita arroganza che gli permette di non smettere di chiedere sacrifici a noi, intesi sia come enti locali sia come privati onesti cittadini, mentre il debito pubblico complessivo continua vergognosamente ad aumentare”.

 

Cantieri e nuove idee per turismo e cultura

Il sindaco ha passato in rassegna brevemente i principali investimenti previsti in opere pubbliche grazie ai finanziamenti ottenuti  dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo (avvio della quarta sezione nella scuola materna statale), dalla Regione Piemonte (pista ciclabile dalla rotonda di Loreto alla rotonda del Famila), dai fondi Bim (viabilità collinare), dai fondi europei dei Piani integrati territoriali (risparmio energetico),  e grazie all’autorizzazione da parte del Governo ad utilizzare parte dell’avanzo di bilancio in opere di edilizia scolastica (completamento della ristrutturazione delle scuole medie). 

 

“A questo proposito – ha detto Gallo – dobbiamo  ringraziare l’ufficio tecnico comunale che con la sua capacità di progettazione ci ha permesso di essere vincitori di bandi e pronti con i progetti di edilizia scolastica”.

 

Complessivamente sono destinati ad investimenti nel 2014 circa 600 mila euro.

 

Sollecitato dal pubblico, il sindaco ha accennato anche, per quanto riguarda gli  aiuti alle famiglie, l’adesione del Comune al progetto emergenza casa 2 della Fondazione Crc e lo stanziamento di un contributo per uno studio per la prevenzione del disagio giovanile.

 

Il dibattito si è poi vivacizzato attorno all’esigenza di “svegliare” la città dal punto di vista culturale e turistico, settori capaci, se oggetto di un piano di sviluppo, di creare nuovi posti di lavoro. La condizione indispensabile è  la ricerca di investimenti: “A questo proposito – ha affermato Gallo – sto contattando persone esperte nella redazione di bandi a livello europeo e ci stiamo  muovendo alla ricerca di nuovi contatti ad ampio raggio. A settembre riuniremo tutte le forze locali che possono essere coinvolte in uno nuovo progetto, a partire dalle associazioni e dai privati imprenditori. Busca può e deve ospitare grandi eventi. Non accetto però che si incolpi le passate amministrazioni di immobilismo su questo fronte, perché esse si sono occupate di costruire i contenitori che ora tocca a noi animare; dal Palazzetto dello sport, al Palazzo della Musica, dalla galleria Casa Francotto al Teatro Civico, senza quegli investimenti oggi saremmo a piedi”.

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