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Una scuola delle arti espressive: ecco come vede il futuro del Civico Istituto Musicale Vivaldi il nuovo direttore

Data:

08 Settembre 2014

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Il Palazzo della Musica in piazza della Rossa, sede dell'Istituzione comunale culturale e del 'Vivaldi'
Il Palazzo della Musica in piazza della Rossa, sede dell'Istituzione comunale culturale e del 'Vivaldi'

Una scuola delle arti espressive: ecco come vede il futuro del Civico Istituto Musicale Vivaldi il nuovo direttore Paolo Manzo. Una prospettiva che prende forma nel programma sottoposto al cda dell’Istituzione comunale culturale (che gestisce la scuola) da poco insediato con i nuovi compenti nominati dopo le elezioni comunali dello scorso maggio e ancora presieduto da Marco Manfrinato.

 

Non soltanto musica e  canto, dunque, ma anche danza e recitazione: “Vorremmo – spiega Manzo - rendere possibile ai buschesi di tutte le età avvicinarsi, conoscere ed eventualmente approfondire, anche fino al livello professionale, le forme espressive dell’arte, in modo da metterle in armonia tra loro e con le persone. Per farlo, il modo individuato è valorizzare e mettere in circolo l’esistente, offrendo però un nuovo percorso formativo adatto sia  alla scelta professionale sia a quella amatoriale. Il metodo è quello del fare: ossia proporre autentiche botteghe o fabbriche d’arte in cui si impara cimentandosi”.

 

Magari al fine di produrre spettacoli che mettano insieme le tre forme? “Perché no? – risponde - Ma tutto deve partire dalla scuola,  perciò abbiamo stilato un protocollo di intesa che è piaciuto al dirigente del l’istituto comprensivo: per la musica si potrebbe iniziare fin dai primi mesi di vita e via via arrivare, volendolo, fino all’università. Ma soprattutto vorremmo dare a tutti la possibilità di sperimentarsi,  in modo di farsi accompagnare lungo la vita dalla propria migliore forma espressiva,  nei modi e nei tempi più congeniali a ciascuno”.

 

Ma per chi adulto lo è già e ha perso le opportunità che si vorrebbero ora offrire alle nuove generazioni? “Anche per loro c’è posto – dice il direttore - . Proporremo per ciascuna delle tre arti corsi amatoriali adatti a qualunque età ed offriremo anche  nuovi corsi  musicali, inserendo il jazz, il pop e la musica etnica; sono previsti inoltre  corsi “unici” e “a tema” e laboratori sia musicali che di danza e di recitazione”.

 

Mentre l’Istituzione comunale culturale  ha pubblicato l’avviso di presentazione dei curricula per comporre il corpo insegnanti del prossimo anno scolastico e l’istituto ha scritto anche un nuovo regolamento interno per allievi ed insegnanti, in  questi i giorni, dunque, il diretto artistico sta  redigendo anche i progetti da sottoporre  alle scuole ed alle associazioni cittadine, come quello intitolato “Crescere in libertà”, che è al vaglio dell’istituto comprensivo Carducci. “Scenderemo nei dettagli non appena lo avremmo condiviso e sottoscritto – conclude Manzo – Ciò che vorrei annunciare ora è che il Vivaldi vuole aprirsi alla città ed al suo circondario, in modo da  creare un nuovo ambiente culturale adatto a mettere letteralmente in pratica, in modo oserei dire artigianale, le forme espressive racchiuse in ognuno di noi, spesso anche inconsapevolmente, per rendere migliore la vita a tutti e più feconda la comunità locale”.

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