Inaugurati i restauri del Lux

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Il cinema-teatro può così a far parte della vita sociale e culturale di Busca

Data:

13 Settembre 2014

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La sala si sta gremendo, poco prima dell'inizio della serata
La sala si sta gremendo, poco prima dell'inizio della serata

Ieri sera sono stati tanti i buschesi che hanno voluto essere presenti all’inaugurazione dei restauri del cinema-teatro parrocchiale Lux, al completo con posti in piedi. Bello, entrando, il colpo d’occhio della sala dopo la tinteggiatura: le parenti dipinte di nero, le poltrone rosse e il soffitto bianco, ben ripulito, le nuove illuminazioni.

 

E, dopo la sobria presentazione, gli spettatori hanno potuto sperimentare la nuova tecnica di proiezione digitale ed il nuovo sistema audio (adeguato anche per le conferenze) che portano la sala finalmente nel… secondo millennio, con la proiezione del film che ha vinto il Festival di Berlino 2014 “Grand Budapest Hotel".

 

Il cinema continuerà ad essere gestito per gli spettacoli del sabato e della domenica dal signor La Rosa, mentre  le rassegne infrasettimanali, d’ora in poi, saranno a cura del cineclub Méliès, l’associazione  che ha organizzato la serata d’inaugurazione offrendo a tutti i convenuti in regato due fotogrammi di un film cartone animato, in ricordo delle vecchia pellicola che va definitivamente in pensione.

 

Sul palco, oltre al parroco ed al presidente del  cineclub Méliès, Mattia Bertaina, il sindaco, Marco Gallo, e i rappresentanti degli altri enti che hanno elargito i contributi per i restauri: il presidente del Bim Valle Varaita Dino Matteodo, il presidente dell’associazione commercianti di Busca Duilio Raspini e Fabrizio Devalle per la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo. Presenti in sala diversi assessori e consiglieri comunali a sottolineare, come ha detto il sindaco, l’importanza che l’amministrazione ha dato ai restauri. Nei loro brevi interventi, tutti hanno rimarcato l’efficacia della collaborazione fra enti, associazioni e privati cittadini: dal maggiore al più piccolo dei contributi, infatti,  grazie alla determinazione di tante singole persone si possono ottenere risultati altrimenti impensabili in questi tempi di crisi.

 

E’ stata necessaria una spesa di  circa 100 mila euro per l’acquisto del proiettore digitale, degli impianti audio e di illuminazione e i lavori edili e tecnici. Hanno contribuito la Regione con 28 mila euro, il Comune con 10 mila euro, le associazioni buschesi con 8 mila euro, il Bacino imbrifero Valle Varaita con 5 mila euro, l’utilizzo del credito di imposta per 14 mila euro, privati benefattori e la Parrocchia, mentre sono ancora in corso le partecipazioni ad altri bandi di fondazioni bancarie.

 

 

 

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