Biazaci: daremo loro il prestigio che meritano

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L'assessore alla Cultura: grazie ai volontari. Ora è impegnato anche il Comune

Data:

30 Ottobre 2006

Tempo di lettura:

3 min

L'assessore alla Cultura, Marco Gallo, riceve dalla signora Maria Golzio la bibliografia donata alla Biblioteca civica
L'assessore alla Cultura, Marco Gallo, riceve dalla signora Maria Golzio la bibliografia donata alla Biblioteca civica
Al termine del convegno sui pittori buschesi del '400 Tommaso e Matteo Biazaci, organizzato dall’associazione Enrico Bafile e tenutosi sabato scorso, l'associazione culturale ha donato al Comune, nelle mani dell'assessore alla Cultura, Marco Gallo, la bibliografia sul tema, la quale da oggi è a disposizione di tutti nella Biblioteca civica. "In primo luogo - ha detto Gallo, ricevendo il volume - voglio ringraziare Monica Giraudo e Dorina Rebuffo, autrici di questo prezioso lavoro, indispensabile al proseguio del progetto Biazaci. Grazie anche all'associazione Bafile ed in modo particolare ad Uberto De Paulis e Maria Golzio, che hanno iniziato concretamente a lavorare sui Biazaci, creando un gruppo composto da giovani studenti sotto la guida dei professori Mirella Lovisolo e Mario Perotti. La Città di Busca ha il dovere di valorizzare i Fratelli Biazaci: tutto il lavoro finora è svolto dai ricercatori sarà presto raccolto in una pubblicazione". Nel corso dell’incontro Mario Perotti ha trattato il tema della ricerca delle fonti e le scuole che stanno all’origine dell’arte dei maestri buschesi. E è stato poi presentato il “progetto Biazaci”, curato dall’associazione. Mirella Lovisolo, infine, presentando una delle opere buschesi più significative uscite dalla bottega di questi artisti, la cappella di San Sebastiano di Busca, ha lanciato la proposta di una campaga per la ricerca di fondi per il recupero degli affreschi di San Sebastiano. Nel giugno 2005 è stato concluso il primo lotto dei lavori per la conservazione della stuttura della cappella, di proprietà della Parrocchia di Busca, realizzato grazie al contributo del San Paolo di Torino (70mila euro) "I lavori - spiega Mirella Lovisolo - su progetto dello studio architetti Barbero di Busca, hanno riguardato il restauro del campanile e del tetto, i cui detriti appesantendo la volta rendevano pericolanti i dipinti. È stato rifatto il pavimento, sostituendo il granito con un bel cotto dal sapore antico ed è stata condotta una campagna di saggi stratigrafici, per la valutazione della consistenza dell'apparato decorativo attualmente non visibile. In sostituzione del vecchio altare crollato, ne è stato collocato uno nuovo con mensa in pietra. Il colpo d’occhio della cappella è veramente bello e restituisce lo stile medioevale originario". Restano da salvare i dipinti... "Infatti - continua Lovislo - Un valore artistico e letterario, e una testimonianza del tempo, oggi più che mai ricca di valore e di significato. La storia di San Sebastiano, un santo certamente esistito al quale è intitolata la Catacomba romana omonima, è narrata dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Caratteristica dell’opera, realizzata dai Biazaci forse verso il 1480, sono i numerosi cartigli scritti nella lingua italianizzante del tempo, un’animazione che richiama l’antica Sacra Rappresentazione e dà un valore letterario alla cappella". "E' il momento per procedere al recupero dei dipinti - annuncia la professoressa - Come è avvenuto per la facciata della SS.Trinità (la Rossa) lanciamo l’appello alla ponsorizzazione e alla raccolta di fondi per questo restauro. I contributi vanno versati presso l’Istituto Bancario San Paolo, filiale di Busca, sul conto intestato alla Parrocchia Maria V. Assunta di Busca, c/c 10/382".

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