Era il 1955 quando dalla fantasia di due giovani di allora, il senatore Giuseppe Fassino e l’artista Reno Masoero, nacquero Micon e Miconëtta, le maschere di Busca. “A Busca l’è arivà n’amis ‘d Giandoja ch’a sona la froja e as ciama Micon…- cantava Masoero nella sua famosa canzone dedicata al Carnevale, il cui spartito originale è stato ritrovato l’anno scorso nel corso delle ricerche per il libro “Nóst Carlevé” - A l’è portasse ‘n sema Miconeta ch’a l’è na fomenta ch’a va coma ‘n tron! As fermo con noi ‘n cost carlévé, lassomie nèn soi a beivi e mangé!”. E svelando la leggendaria origine di Micon, nato a Busca nella cesta di un vecchio panettiere, sanciva nella coppia mascherata l’antica nomea del buon pane cittadino, con cui, si racconta, i nostri antenati sfamarono i Cuneesi al tempo del lungo assedio da parte dei Franco – Spagnoli nel 1744. Allegorie e simboli di una tradizione secolare, che da allora si rinnovano ogni anno, quando Micon e Miconëtta, prendendo possesso delle chiavi della città, danno inizio al periodo di festa mascherata.
Una festa cittadina che nel 2015 compirà 60 anni di storia. E proprio in occasione delle nozze di diamante, la Ditta Fagiolo-Peirano cioccolatini, recentemente trasferitasi a Busca, ha pensato di rendere omaggio alle maschere cittadine ufficiali ideando e offrendo loro un cioccolatino dedicato “ël basin ‘d Micon e Miconëtta”. Le maschere porteranno il loro “basin” come dolce omaggio in occasione delle visite di rappresentanza nei paesi vicini.
Spiega Pinuccia Fagiolo, titolare con le due figlie della Cioccolateria: “Come per tutti gli altri prodotti, Giorgia ha creato questo cioccolatino dal gusto unico, completamente nuovo, nel quale i semi di coriandolo vengono accuratamente miscelati agli altri ingredienti, la nocciola piemonte igp e il cioccolato fondente 70%. Giliana si è dedicata alla parte grafica, disegnando Micon con la sua inconfondibile chiave della Città sugli incarti, i cui colori riprendono quelli dello stemma di Busca nonché dell’abito di Miconëtta: il bianco e il rosso”.
