Il Governo vuole formare entro quest’anno un’unica banca dati della popolazione, il documento digitale unico, la firma elettronica e il domicilio digitale.
Del progetto si parla da tempo, ed ora il decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Il piano per il graduale cambiamento parte proprio dai comuni più piccoli, sotto i 100 mila abitanti.
Col nuovo sistema si vuole poi arrivare anche all’interazione con il sistema Tessera Sanitaria.
A progetto attuato ci sarà dunque un’unica anagrafe nazionale che raccoglierà i dati contenuti nelle 8.100 attualmente esistenti a livello comunale.
Si chiamerà Anagrafe nazionale per la popolazione residente (Anpr) e oltre a nome, cognome, domicilio, data e luogo di nascita, stato civile e gli altri classici dati anagrafici ad ogni residente sarà assegnato anche un proprio indirizzo di posta elettronica certificata (ossia il domicilio digitale). Chi vorrà potrà sceglierlo come esclusivo mezzo di comunicazione con la Pubblica amministrazione.
L’Anagrafe nazionale, lanciata a fine 2012, è stata ripresa dal ministro Marianna Madia che l’ha definita, insieme al pin unico, “lo strumento portante dell’Agenda per la semplificazione”. Le informazioni anagrafiche raccolte nell’Anpr continueranno ad essere gestire dai Comuni, ma grazie al nuovo sistema si potranno eseguire in tempo reale le variazioni in tutte le banche dati pubbliche.