Cure palliative: tutta la struttura dell'Asl trasferita a Busca

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Si inaugurano oggi nell’ospedale i nuovi locali dell’Asl CN1 che ospiteranno la direzione del servizio, in trasferimento da Cuneo. Dal 1999 nello stesso edificio è situato l'unico hospice della provincia di Cuneo

Data:

16 Febbraio 2015

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L'ospedale di Busca. Al piano terreno e al primo piano la sede delle Cure palliative dell'Asl CN1
L'ospedale di Busca. Al piano terreno e al primo piano la sede delle Cure palliative dell'Asl CN1

Si inaugurano oggi pomeriggio alle ore 16 nell’edificio dell’Ospedale civile i nuovi locali del Centro Cure Palliative dell’Asl CN1 che ospiteranno la direzione del servizio, in trasferimento da Cuneo.

 

Gestita dall’Asl CN1, diretta dal dottor Pietro La Ciura, la Rete di cure palliative comprende anche l’hospice, che sorse al primo piano dell’ospedale di Busca nel 1999, primo nel suo genere in Piemonte e quinto in Italia, per volere dell’Asl e dell’Ospedale civile, di concerto con il Comune, che ha sempre seguito da vicino l’opera e la crescita della struttura.

 

In questi anni la Rete  ha curato quattromila malati a domicilio e duemilatrecento nel reparto a primo piano dell’Ospedale.

 

Merita, infatti ,  di essere sottolineato come le  cure palliative sono all’ordine del giorno di tutti i sistemi sanitari del mondo occidentale e che l’umanizzazione della cura nel fine vita è un diritto fondamentale della persona, in Italia, forse, ancora troppo sottovalutato.

 

L’ampliamento che si inaugura oggi, alla presenza del sindaco, Marco Gallo, della direttotirce sanitaria  dell’Asl, Gloria Chiozza, del direttore della Rete La Ciura, dal presidente dell’ente Ospedale Civile di Busca, Tammaso Alfieri,  e dei rappresentanti delle associazioni di volontariato Lilt e Adas, riguarda alcuni locali messi a disposizione in comodato gratuito dall’Ospedale all’Asl  situati al piano terreno dell’ala che si affaccia su piazza Fratelli Mariano, con entrata oltre gli ambulatori, nei pressi di Casamica.

 

Qui trovano posto lo studio dei medici e un paio di ambulatori, con uffici, che ospitano da oggi la direzione delle Cure Palliative, la cui sede era fin’ora situata alla Villa Santa Croce in Cuneo e che ora sarà tutta a Busca.

 

La struttura offre  al malato, sia negli undici posti letto in camere singole al primo piano dell’ospedale, sia a domicilio (in questo momento sono seguiti a casa una quarantina di pazienti in vari luoghi del territorio dell’Asl)  le competenze professionali e le particolari attitudini di una équipe composta da infermieri, medici, specialisti, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, psicologi e volontari specificamente e continuativamente formati in cure palliative.

 

"Busca è onorata – dice il sindaco Gallo  - di poter ospitare un'organizzazione sanitaria d'alto livello come la Rete delle Cure palliative dell’Asl. Il Comune ha seguito fin dall’inizio, per quanto in suo potere, il lavoro svolto egregiamente dalla équipe del Centro, favorendo il più possibile il coordinamento fra l’ente Ospedale e l’Asl, che negli anni ha visto crescere la presenza in città  della struttura, fino a portare oggi qui tutto il servizio, compresa la direzione ".



Nel 2011 un primo ampliamento dei locale, allo stesso piano dell’hospice, aveva portato alla creazione  dell’area sociale, dedicata sia ai paziente e alle loro famiglie, sia ai corsi di formazione, aggiornamento e master di Medicina Palliativa.



“In realtà – spiega il dottor La Ciura, fondatore e storico dirigente della struttura – questo nostro   non è in via prioritaria il posto dove portare i malati sottoposti a cure palliative, ma il luogo da dove partono i professionisti per raggiungere i pazienti a casa loro, grazie ad una fitta rete sul territorio. Perchè sia possibile raggiungere tutti,  sono però  necesseri maggiori investimenti  e volontà politica ben precisa. Ci auguriamo che anche da noi cresca la consapevolezza della necessità di lavorare in questa direzione. L’esempio ce l’abbiamo vicino: guardiamo alla Francia, dove funzionano molto bene le équipes saniarie che lavorano  sul territorio”.

 

 

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