Le offerte volontarie che gli spettatori vorranno lasciare a scopo di beneficenza sabato prossimo, 14 marzo, alle ore 21 al Teatro Civico per la commedia in tre atti "Sogno di una notte di mezza… sbornia" di Eduardo De Filippo portato in scena dalla compagnia teatrale I Pass’Attori di Cuneo saranno devolute all'attivazione della sala di acquaticità allestita all’interno del centro diurno per disabili Casamica di Busca.
L’attività in acqua contribuisce in modo determinante al benessere delle persone con disabilità fisica, ma per poter utilizzare la vasca di acquaticità che si trova all'interno della struttura è necessaria l’assistenza di una ditta specializzata che, con un intervento a cadenza settimanale, garantisca le condizioni igienico-sanitarie corrette. Il servizio è a favore degli ospiti del centro, ma potrà essere messo a disposizione anche delle altre realtà assistenziali del territorio.
Sarebbe molto importante per molti poter finalmente utilizzare un locale che c'è ma fino ad ora non si è potuto aprire.
L'invito è quindi rivolto a tutti. L’iniziativa è organizzata da Amici dell'Oratorio, in collaborazione con la Parrocchia Maria Vergine Assunta e Assoimprese Busca e con il patrocinio della Città.
Info: Paolo Robasto tel. 334.3781111 / Barbara Ferrero tel. 366.5083935
La trama
Pasquale Grifone, un poverino che vive in un basso di Napoli con la sua famiglia, riceve in sogno la visita di Dante Alighieri. Il poeta suggerisce all'uomo, che era nel pieno di una sbornia, quattro numeri da giocare al lotto e precisa che essi rappresentano anche la data della sua morte, che avverrà a breve.
I numeri sono effettivamente estratti e Pasquale vince una bella, ma ora lo assale il dubbio che sia giusta anche sulla data della sua ultima ora.
Ad ogni modo trasferisce la famiglia in un costoso appartamento e sua moglie Filomena si comporta da signora. L'unico che non riesce a gioire della nuova vita è, ovviamente, Pasquale, terrorizzato dalla predizione. A nulla valgono i tentativi di sua moglie, di suo figlio Arturo e di sua figlia Gina, volti a spazzar via quella che considerano una sciocca superstizione.
Il giorno annunciato da Dante, però, la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli sono gli ultimi momenti di vita del padre di famiglia, anche perché Pasquale sostiene di sentirsi molto male. Si attende soltanto l'ora precisa, le tredici, e, al suo scoccare, Pasquale sviene ed è considerato morto. Entra quindi in scena il medico, il quale si rende conto immediatamente che Pasquale è vivo e vegeto. Allora si invita il medico a pranzo per festeggiare, ma egli declina per un impegno proprio alle ore tredici. Pasquale e la famiglia lo invitano a rimanere, convinti che le tredici siano ormai passate, ma il medico è implacabile: alle tredici mancano ancora cinque minuti. E il finale rimane sospeso…