Giovedì appuntamento con san Giovanni Bosco in Casa Francotto

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Aperta fino al 19 marzo la mostra nazionale itinerante "La società dell'allegria. Questa è la mia casa" nel bicentenario della nascita

Data:

09 Marzo 2015

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La locandina della mostra ospitata in Casa Francotto dal 12 al 19 marzo
La locandina della mostra ospitata in Casa Francotto dal 12 al 19 marzo
Giovedì prpssimo, 12 marzo, alle ore 20 in Casa Francotto, piazza Regina Margherita, si inaugura la mostra nazionale itinerante "La società dell'allegria. Questa è la mia casa", nata a Rimini in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli” 2014.

 

L'iniziativa, in occasione del bicentenario della nascita di Don Giovanni Bosco,   è curata dall'Oratorio parrocchiale. Resterà aperta fino al 19 marzo. L’ingresso è gratuito.

 

Gli orari sono: venerdi 13 - lunedi 16 - martedi 17 - mercoledi 18 dalle ore 15.00 alle 17.00; sabato 14 e domenica 15 dalle ore 15.00 alle 19.00. Per prenotazioni: tel. 333.7760571.

 

Allegria

“Noi facciamo consistere la santità nello stare molto allegri”: questo diceva  don Giovanni Bosco (Castelnuovo d'Asti, 16 agosto 1815 – Torino, 31 gennaio 1888) , fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, canonizzato da papa Pio XI nel 1934.

 

La mostra vuole far conoscere un uomo che ha portato Cristo ai più fragili ed emarginati delle periferie del mondo con il sorriso sulle labbra.


E “Questa è la mia casa” è l’iscrizione sulla porta della sua modesta casa ai Becchi di Castelnuovo, a una ventina di chilometri da Torino: poche parole non banali che esprimono tutta la semplicità del “saltimbanco” che diventò sacerdote per abbracciare e accogliere nella sua  i  giovani che casa non avevano, né famiglia.

 

Tutto ebbe inizio da quella collina piemontese, poche case, una cascina dove si lavorava duro tra i campi e il bestiame. Giovanni era nato lì, dove si doveva sudare per vivere. Orfano di padre a soli due anni, dalla povertà contadina,  diventato sacerdote arrivò nella Torino pre-industriale per soccorrere i più giovani .

 

“Non ho mai conosciuto un giovane che non avesse in sé un punto accessibile al bene, facendo leva sul quale ho ottenuto molto di più di quanto desideravo”: ecco la ragione che lo spinse a dare ad un’organizzazione mondiale come i Salesiani.








NELLA FOTO: La locandina della mostra ospitata in Casa Francotto dal 12 al 19 marzo

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