Il Comune di Busca è il quarto in Piemonte (dopo La Morra, Domodossola e Settimo Torinese) a prevedere che le dichiarazioni dei cittadini circa la donazione dei propri organi siano certificate al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità e trasmesse direttamente al Sistema Informativo Trapianti.
Lo ha precisato ieri sera durante il Consiglio comunale la assessora alla Sanità Federica Ferrero intervenendo nella discussione circa la mozione presentata dal Gianpiero Bianchi del Gruppo Movimento 5 stelle in favore del provvedimento, poi approvato all’unanimità, aggiungendo che la nostra è una delle 12 regioni italiane in cui è prevista questa possibilità.
La disposizione è prevista da un decreto legge del 2009 poi accolto nel “Decreto del fare” 2013, come richiamato nel testo della mozione.
I Comuni sono tenuti a trasmettere al Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute le dichiarazioni di volontà sulla donazione di organi e tessuti che i cittadini liberamente presentano, ma rientra nelle loro facoltà decidere se richiedere la propria posizione ai cittadini maggiorenni al momento del rilascio del documento d’identità.
Ora a Busca questa facoltà diventa una prassi. Si tratta di un provvedimento che facilita il contatto fra i cittadini e il sistema sanitario nazionale, aiuta a migliorare i sistemi di consenso attualmente in atto e diffonde la cultura della donazione.
10 mila in attesa
In Italia ci sono circa 10mila pazienti in lista di attesa per un trapianto e che possono essere curati solo con una donazione d'organo. Dal 2000 a oggi sono circa 1,4 milioni gli italiani che hanno detto sì alla possibilità di donazione.
Come funziona
In Italia si applica il principio del consenso o dissenso esplicito.
I cittadini buschesi che si recheranno allo sportello Anagrafe sarà chiesto loro se vogliono manifestare il proprio consenso o diniego o non vogliono esprimersi circa la donazione; le informazioni eventualmente raccolte in un apposito modulo saranno trasferite in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti che viene consultato per ogni potenziale donatore in stato di accertamento di morte cerebrale dal Centro Regionale Trapianti, 24 ore su 24. Questo meccanismo consente di verificare, per ogni accertamento di morte con criteri clinici e strumentali, se il potenziale donatore si era espresso circa la sua volontà negativa o positiva.
Nel caso in cui il cittadino intenda modificare la propria volontà precedentemente espressa, si dovrà recare presso alla propria Asl oppure al momento di rinnovo del documento d’identità potrà dichiararlo all’ufficio d’anagrafe del Comune, ricompilando il modulo.
Le altre modalità
A tutti i cittadini italiani è offerta la possibilità di dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte. I cittadini maggiorenni che intendono esprimere la loro volontà possono farlo compilando e firmando un modulo presso la Asl di appartenenza, oppure scrivendo su un foglio libero la propria volontà, indicando i dati personali e apponendovi la data e la propria firma (queste dichiarazioni vanno portate sempre con sé), oppure firmando l’atto olografo dell’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido), oppure compilando e firmando il tesserino blu del Ministero della Salute o le tessere delle associazioni di settore, tessere da custodire insieme ai documenti personali. Nel caso in cui un cittadino abbia sottoscritto più di una dichiarazione di volontà, fa fede l’ultima versione in ordine di tempo.
Se non si esprime la posizione
In questo caso il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni, genitori, rappresentante legale) non si oppongono alla donazione.