Il Consiglio comunale ha approvato, nella riunione della 31 marzo scorso, la costituzione della Commisisone consigliare spending review e ne ha nominato i componenti, che sono Diego Bressi, Chiara Isoardi e Giuseppe Perucca per la maggioranza, Angelo Rosso e Gianpiero Bianchi per i due gruppi di minoranza, rispettivamente Insieme per Busca e Movimento 5 stelle.
La proposta di costituire una Commissione specifica per il controllo delle spese era stata avanzata con una mozione dal Movimento 5 stelle approvata all’unanimità dal Consiglio il 25 novembre scorso.
Mentre si prepara l’insediamento, il consigliere Bianchi, soddisfatto di aver ottenuto l’appoggio di tutta l’assemblea alla sua mozione, avanza ora la sua idea di lavoro. Cosa si farà?
“Il Sindaco – risponde il consigliere - fisserà la prima convocazione e durante la prima riunione si procederà alla nomina del presidente. Compiuti questi passi formali, penso che il gruppo di lavoro supererà gli schieramenti di maggioranza e opposizione ed opererà con l’unico fine di cercare un miglioramento dell’utilizzo delle risorse a favore dell’intera comunità e di ricercare nuove possibili fonti di entrate da destinare ad attività che saranno proposte al Consiglio comunale. Entro un anno dalla prima seduta la Commissione dovrà portare soluzioni concrete o verrà sciolta. La mia proposta è di cominciare con l’acquisizione di tutti i dettagli del bilancio, identificando ed isolando i costi fissi. Avremo così un elenco di titoli di spesa e di entrate con in evidenza quelli da approfondire e su cui lavorare. Definiremo chiaramente gli obbiettivi che ci poniamo di raggiungere, che dovranno essere realistici e concreti . Ognuno proporrà quello che secondo lui potrebbe essere oggetto di risparmi, ma anche di nuove entrate. Infine sarà redatto un documento di sintesi con le proposte da portare al Consiglio. Per la ricerca di nuove entrate – conclude Bianchi - sarà molto importante utilizzare la possibilità, prevista nel regolamento, che permette di acquisire input e suggerimenti da qualsiasi fonte, sia comunale che extracomunale. Alle sedute potranno perciò essere invitati anche tecnici ed esperti appartenenti ad aggregazioni sociali di categorie produttive, di istituzioni o altro”.