Sabato 25 aprile riapre il castello

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Roccolo, maniero e parco visitabili fino al 1° novembre

Data:

20 Aprile 2015

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Roccolo, la facciata
Roccolo, la facciata

Sabato prossimo, 25 aprile,  alle ore 10 riapre al pubblico, dopo la pausa invernale, il Castello del Roccolo. Il complesso, composto castello, parco con sequoie secolari e laghetto e serre monumentali, resterà aperto fino al 1° novembre tutti i sabati dalle ore 14,30 alle 19 e le domeniche e i festivi dalle ore 10 alle 19.

 

Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (3 euro il ridotto). Per informazioni telefonare allo 0171.618260; www.marcovaldo.it . Possibile la visita guidata della durata di un’ora.

 

Il castello ospiterà in estate negli spazi espositivi dell’ala est la mostra “Cascine e orti in scena. Fotografia contemporanea e territorio rurale della Provincia Granda”,  curata da Ivana Mulatero nell’ambito del progetto espositivo “Gusto e bellezza dal giardino alla tavola”. Le inziative sono ad opera dell'associazione Marcovaldo che gestisce il sito.

 

Un po' di storia

Il Roccolo, edificio in stile neogotico, fu costruito a partire dal 1831 e fu meta preferita di soggiorno di personaggi noti come Silvio Pellico, primi ministri inglesi, il re Umberto I e la regina Margherita.

 

L'esterno è caratterizzato da un armonioso insieme di decorazioni floreali, archi moreschi, merli ghibellini, rosoni, bifore e trifore, mentre nelle sale interne sono presenti affreschi con vedute paesaggistiche e soffitti dominati dalla tecnica del trompe l'oeil o da decorazioni in stucco bianco.

 

Nel parco si trova la struttura monumentale delle serre, costruita tra il 1846 e il 1850 e restaurata nel 2003. Il tetto dell'edificio regge una vasta terrazza da cui si gode uno splendido panorama sulla pianura cuneese dalla Bisalta alle Langhe. Il parco plurisecolare che circonda il castello fu concepito secondo i canoni del giardino romantico e presenta nicchie con statue, grotte, cascate, fontane, laghetti e punti panoramici. Alcuni interventi furono effettuati dal noto paesaggista Xavier Kurten.

 

La mostra

La mostra “Cascine e orti in scena”, che sarà allestita nei mesi estivi, propone immagini fotografiche inedite, scaturite da un reportage di un grande fotografo e da un workshop degli studenti dei corsi di fotografia dell’Accademia Albertina di Torino, che ripercorrono le fasi temporali che accompagnano, e modificano, le colture dei campi e degli orti nell’avvicendarsi delle stagioni. Attraverso lo sguardo dei fotografi si coglie alcune delle più importanti e significative realtà insediative rurali, rappresentative del territorio agricolo cuneese e, in particolare, le aree appartenenti alle terre del Marchesato di Saluzzo. Un tipo di paesaggio che è opera dell’uomo e che viene offerto agli osservatori contemporanei per comprenderlo nei suoi vari elementi costitutivi: i particolari edifici delle cascine, gli spazi contigui occupati ad orti e le coltivazioni delle colture che ne sono una naturale estensione visiva, non solo funzionale ma anche con forti connotazioni estetiche e contemplative.

 

Immagini

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