La famiglia come istituzione sociale fondamentale, e non soltanto ciascun suo componente come individuo, è un soggetto degno di attenzione e cura e merita un organismo che la rappresenti nei confronti della pubblica amministrazione e, in particolare, nei confronti del Comune, che è l’ente pubblico più vicino ai cittadini.
Questo concetto aveva spinto gli amministratori comunali, maggioranza e minoranze, a istituire la Consulta delle famiglie. L’atto fondamentale, ossia il regolamento, era stato approvato all’unanimità nel corso del Consiglio comunale del 28 settembre 2009 e la prima Consulta si era insediata nel febbraio del 2010.
Decaduta dopo i cinque anni previsti, ieri sera si è ricostituita, nella sede del Comune. Le nomine, come previsto dal regolamento, sono giunte durante la riunione dell’assemblea. Presenti il sindaco, Marco Gallo, gli assessore Ezio Donadio e Carla Eandi, i consiglieri comunali Diego Bressi e Giuseppe Perucca. I componenti nominati sono: Massimiliano Marabotto (per le scuole paritarie), presidente, Silvia Gollè (per l’associazione Idee.COM), vicepresidente, Alessandra Boccardo (per il Consorzio per i servizi socio-assistenziali Valli Grana e Maira), Danilo Marengo (per l’Istituto comprensivo Busca), Lorenzo Martini e Mauro Grassini (per le associazioni sportive), Roberto Bramardo (per l’associazione Famiglie numerose), Valerio Racca (per l’associazione Crescere), Francesco Lerda (per Lions Club Busca e Valli), Luca Pavan (per l’associazione Papa Giovanni), Simone Bernardi (per l’associazione Nuove famiglie).
“Augurando buon lavoro ai componenti – dice il sindaco, Marco Gallo – auspico vivamente che dal loro lavoro nasca un confronto costruttivo con l’amministrazione comunale per favorire al massimo e migliorare la qualità della vita alle famiglie buschesi, toccando principalmente i problemi legati alla cura dei bambini, degli anziani e delle persone in difficoltà”.
I compiti della Consulta sono promuovere l’informazione e la partecipazione delle famiglie del territorio; promuovere iniziative per sensibilizzare e diffondere una cultura per la famiglia, favorire il metodo collaborativo tra soggetti pubblici e privati, contribuire, attraverso la propria attività propositiva, al miglioramento dei servizi offerti dall’amministrazione comunale o da terzi, in ambiti culturali, economici, sociali, ricreativi, al fine di realizzare un concreto miglioramento della qualità della vita delle famiglie sul territorio.
La Consulta si presenterà presto alla popolazione con una tavola rotonda per farsi conoscere e chiedere indicazioni e suggerimenti a tutti i cittadini.