Busca adotti un villaggio bielorusso

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Da un viaggio ai confini con Cernobyl l'idea per un gesto nuovo di solidarietà

Data:

14 Novembre 2006

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Una casa nel villaggio di Kracavici
Una casa nel villaggio di Kracavici
Il Parlamento della Bielorussia ha consegnato a Davide Barazzotto, presidente dell'associazione “Smile, un sorriso per Cernobyl” un diploma di riconoscimento per l'impegno e la serietà nell’azione umanitaria svolta dal 1993 ad oggi. Barazzotto ha ricevuto il riconoscimento nel corso di un viaggio organizzato da Smile nei primi giorni di novembre, al quale ha partecipato anche il coordinatore del Gruppo di Busca, il consigliere comunale Lorenzo Martini, insieme ad alcune famiglie di Busca, Dronero, Cavallermaggiore e Peveragno. Il premio ricevuto da Barazzotto è il primo in assoluto che lo Stato bielorusso abbia mai riconosciuto ad una associazione che organizza programmi di accoglienza temporanea. Smile, che ha la sede a Vigliano, in provincia d Biella, interviene inoltre con progetti di solidarietà nei villaggi delle zone contaminate. RICONOSCIMENTO UFFICIALE, DOPO IL CASO DI MARIA Mentre l’eco del caso di Maria, la bambina bielorussa trattenuta e nascosta dalla famiglia di Cogoleto (Genova) che l'aveva avuta in accoglienza temporanea, poi rimpatriata con l’intervento delle forze dell’ordine, non si è ancora spento, l’associazione che Busca ha scelto da quest’anno per portare la propria solidarietà in Bielorussia si dimostra la più gradita dallo Stato in cui si opera e con il quale è indispensabile confrontarsi. “Ciò significa che le risorse economiche e umane gestite da Smile producono frutti autentici – spiega Martini – : Avere il riconoscimento e la piena collaborazione dello Stato bielorusso vuol dire in primo luogo poter agire concretamente, liberamente e direttamente nei programmi di solidarietà svolti sul luogo e seguire da vicino e per lungo tempo i bambini accolti nelle nostre famiglie per le vacanze estive. Per esempio, nel primo anno di partecipazione all’iniziativa, il gruppo di Busca è andato vedere di persona la situazione in loco. Siamo andati trovare i ‘nostri’ bambini, siamo entrati nelle case delle loro famiglie e abbiamo potuto accertare come siano realizzati i preziosi interventi a beneficio della popolazione locale”. NELLE CITTA' E NEI VILLAGGI Il viaggio si è svolto tra la capitale Minsk, dove è arrivato il volo d’andata, è la città di Homel, a sud-est, nei pressi del confine con l’Ucraina, la zona maggiormente contaminata dalla nube tossica sprigionata venti anni fa dall’incidente nella centrale nucleare di Cernobyl. Sono stati visitati anche sperduti villaggi, nei quali abitano alcuni dei bambini ospitati a Busca. Cinque giorni di soggiorno, dal 31 ottobre al 5 novembre, che hanno lasciato negli occhi e nel cuore di Martini e dei suoi compagni immagini indimenticabili. “Gratitudine autentica – racconta - , fierezza e calore umano; ma anche indigenza, smarrimento, abbandono. Di sicuro: bisogno. Bisogno di una mano solidale, ferma e sicura, certa nel tempo. Nell’accoglienza che abbiamo ricevuto sia dai referenti locali dell’associazione, fra i quali un medico, un ingegnere e alcuni interpreti, sia dalle autorità, sia dalle famiglie si vede che in questi 13 anni di presenza la nostra associazione ha instaurato una collaborazione che può contare sulla reciproca fiducia”. OPERE A BENEFICIO DELLA POPOLAZIONE Durante il viaggio è stata inaugurata una moderna sala giochi, con tv e videoregistratore, realizzata da Smile in un ospedale pediatrico della città di Rechiza. A Babici l’associazione ha realizzato un ambulatorio medico, un ambulatorio odontoiatrico, i servizi igienici e il locale mensa della scuola e acquistato un trattore. Inoltre sono a carico di Smile gli stipendi del medico e del dentista. Adesso, si è visto durante questo viaggio, occorre sostituire parte dell’attrezzatura, perché i pazienti giungono numerosi da molti villaggi vicini per farsi curare qui gratuitamente… A Rovenskaya, un paese della zona più contaminata, Smile, grazie ad un contributo della Regione Piemonte, costruirà un caseificio in grado “pulire” dal cesio il latte prodotto sul luogo, che oggi deve essere smaltito, perché si tratta del prodotto alimentare maggiormente soggetto alla contaminazione. Per metterlo in funzione, alcuni giovani tecnici bielorussi sono ospiti da alcuni giorni di un caseificio di Moretta, dove stanno imparando le più moderne tecniche casearie. Un altro progetto in programma, fra i numerosi già realizzati (il sito internet dell’associazione è linkato sotto), è l’offerta del “secondo pasto”. In che cosa consiste ce lo spiega Martini: “I bambini che vanno a scuola mangiano pranzo in mensa. Per il novanta per cento di loro è questo l’unico pasto della giornata. Si vuole incominciare ad offrire anche il secondo pasto: con un euro al giorno per bambino, per i 200 giorni di scuola, bastano 14mila euro per dare cena ai bambini della scuola primaria di Uchaloda per un intero anno scolastico…” UNA PROPOSTA PER BUSCA “Appaiono senza fine laggiù le cose da fare – spiega il consigliere comunale di Busca, al ritorno dal viaggio in Bielorussia – . Ed è vero che potrebbe sopraffarci lo smarrimento. Ma il sorriso di un solo bambino, come sottolinea il nome della nostra associazione, dà il senso anche al più piccolo gesto di solidarietà. E, a dire il vero, ho in mente una nuova proposta per l’intera città di Busca: quasi un uovo di Colombo, tanto semplice che mi sembra strano non ci abbia pensato nessuno, a quanto mi risulta. La annuncio proprio ora, dal sito ufficiale del Comune: propongo che la città di Busca adotti un villaggio della Bielorussia. Penso già ad uno in particolare, che ho visitato durante il viaggio, dove manca davvero tutto… Invito i privati cittadini, il Comune, le altre istituzioni locali e le varie associazioni di volontariato a pensare a questo nuovo tipo di gemellaggio di solidarietà. Ne riparleremo presto, con i dettagli!”. La sezione di Busca di Smile, un sorriso per Cernobyl, riceve donazione sul conto corrente bancario 13355 della Bre Banca (Busca, piazza Savoia), abi 6906 – cab 46050 –cin E.

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