Un posto, un bel posto, dove fare musica insieme, rivolto a chiunque, bambini, giovani e persone di una certa età, esperti o alla prima esperienza, appassionati o curiosi. E non musica soltanto.
Ecco cosa sta diventando il Civico istituto musicale Vivaldi, che martedì sera scorso, al cinema-teatro Lux, ha allestito uno spettacolo per capire di cosa stiamo parlando.
Il sindaco Marco Gallo, nella sua breve presentazione, ha detto di quanto la Città creda nella scuola e nel suo nuovo impianto, voluto dal presidente dell’Istituzione comunale culturale, Marco Manfrinato, e dal direttore artistico Paolo Manzo. Il quale ha ringraziato gli allievi, le loro famiglie e gli insegnanti, a partire dal “regista” dello spettacolo il docente di violino Alberto Pignata e direttore dell'Orchestra, a quelli che a quelli che ne hanno preso parte: Paolo Acchiardi, canto moderno e chitarra elettrica, Federico Galvagno, teoria, solfeggio e ritmica, Roberto Cavallera, pianoforte, Stefano Allisiardi, chitarra classica, Luca Dalmasso, violino e musica per bambini, Marco Polidori, fisarmonica, Elena Bollati, flauto traverso, Bruno Raspini, violino.
Presenti per il Comune anche l'assessora Carla Eandi e i consiglieri Beatrice Sartore, Diego Bressi, Paolo Comba.
Al concerto di chiusura della stagione concertistica del Vivaldi sono stati protagonisti l'Orchestra degli Allievi dei corsi accademici, insieme con alcuni docenti, e gli allievi dei laboratori di Musica d'Assieme e di Tango Argentino, sezioni musica e ballo.
Il programma è stato assai divertente: il più bel risultato che si può chiedere ad un’esperienza come questa. Ma non soltanto divertente, i ragazzi si sono dimostrati bravi e l’insieme assai armonioso, con un risultato impeccabile anche dal punto di vista didattico e con la scoperta di alcune giovani personalità interessanti.
“Ciò di cui possiamo essere davvero orgogliosi – dice il direttore Manzo a fine serata – è che il pubblico si diverte proprio perchè noi tutti, insegnanti ed allievi, ci divertiamo durante l’anno scolastico, nelle prove, nelle lezioni, nelle scelte, sempre condivise, degli autori e dei brani da eseguire. Vorrei che fosse chiara la nostra proposta complessiva, che comprende il progetto Crescere in libertà, in collaborazione con tutte le scuole cittadine. Ossia dare la possibilità a tutte le persone di ogni età di esprimere le proprie peculiarità artistiche in un ambiente stimolante che le può aiutare a crescere e ad incontrarsi”.
Il programma dei brani eseguiti dall’orchestra è iniziato con una “fantasia” dalla Carmen di Georges Bizet ed è proseguito con un pezzo dalla colonna sonora del film “Boy Hood”, una versione nostrana di “Palladio” di Katl Jankis, resa famosa recentemente dal fascinoso violinista David Garret, “Milise Mou” di un autore greco, il cui nome non è ricordabile, che richiama i ritmi del sirtakis, il celeberrimo e pur sempre incantevole tema di Giù la testa di Ennio Morricone.
Nella seconda parte della serata un trio di giovanissime cantanti allieve ha presentato alcune fra le più note canzoni pop, da I love it a Barbara Ann dei Beach Boys, da Halleluyah di Leonard Cohen a Mariposas di Shakira.
Hanno chiuso la serata alcuni tanghi argentini con una grande “ronda” di danzatori del laboratori (insegnanti Giampiero Gregorio, per la musica, Marina Rocchia e Mario Scotto, per la danza), a sottolineare l'unità di un progetto che esalta la passione di suonare, cantare e danzare insieme.
Mattia Bertaina ha curato le proiezioni sullo schermo di accompagnamento al programma.