Partecipazione dei cittadini al Consiglio comunale, come incentivarla?

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Le interrogazioni del Consigliere 5 Stelle e le risposte del Sindaco

Data:

08 Settembre 2015

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Una seduta del Consiglio comunale
Una seduta del Consiglio comunale

La partecipazione dei cittadini al Consiglio comunale e la convocazione degli incontri tematici sono gli argomenti al centro di tre interrogazioni rivolte al Sindaco dal consigliere dei 5 Stelle Busca Gianpiero Bianchi.

 

 

Nelle sue risposte, il Sindaco dichiara di condividere pienamente l’obiettivo di un maggior coinvolgimento della popolazione al Consiglio comunale, ma la forma del  dialogo diretto del cittadino con il Consiglio, inteso “collegialmente” e in “seduta formale”, proposta dal consigliere di minoranza Bianchi, appare  non attuabile, perché “risulta istituzionalmente  impossibile immaginare interventi di cittadini espressi al consesso consigliare, normalmente portatori di interessi personali, con acquisizione a verbale; ipotesi del genere possono riguardare la partecipazione tecnica di relatori o  responsabili di servizi”.

 

 

In ogni caso, il Sindaco, nelle sue risposte scritte, dice di ritenere indispensabile trattare sia questo argomento, sia quello contenuto nell’altra interrogazione, ossia  l’ora di convocazione del Consiglio comunale – che Bianchi vorrebbe sempre compresa fra le 20 e le 21 - nella riunione dei capigruppo e di questo si dà assicurazione.

 

 

Per quanto riguarda gli incontri tematici, che Bianchi chiede di rendere maggiormente formali, magari  attraverso l’istituzione di un regolamento, nella risposta si precisa che essi si riuniscono in seguito a convocazione da parte del Sindaco, non sono pubblici e che, come richiesto nella interrogazione, d’ora in poi sarà redatta una relazione sintetica, senza valore formale istituzionale, a cura di un partecipante, per raccogliere il risultato dell’incontro e che essa sarà trasmessa ai consiglieri e ai componenti della  Giunta non presenti all’incontro.

 

 

In questo modo l’incontro tematico rimane ciò che vuole essere, ossia una modalità puramente organizzativa e senza rilievo istituzionale, non avendo alcuna incidenza sul sistema delle commissioni consiliari, previste, come facoltative. Esso è “uno strumento pratico – è scritto nella risposta del Sindaco - che trova ispirazione e  fondamento nel principio di massima partecipazione e coinvolgimento, esteso a tutti i consiglieri, preparatorio del Consiglio comunale, senza il limite di appartenenza ad una specifica  commissione. E’ tale limite che lo strumento vuole, appunto, superare”.

 

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