Giovedì scorso, 12 novembre, dopo la partita amichevole tra la squadra giovanile del Torino che gioca nel campionato Beretti e la prima squadra del Busca, che gioca nel campionato di Prima Categoria – terminata, per la cronaca, 1-5 e disputata con un pubblico di non meno di cinquecento spettatori - si è tenuta l’inaugurazione della piazza dell’antistadio, che ancora non aveva un nome. Lo slargo di accesso all’area della cittadella sportiva, dove si trovano il palazzetto dello sport, lo stadio di calcio, i campi da tennis e la bocciofila, si chiama ora piazza Grande Torino.
L’intitolazione, voluta dal Comune, è stata un’occasione per festeggiare anche la giovane promessa cittadina del calcio Federico Giraudo, difensore titolare nella squadra Beretti del Toro e della Nazionale Under 18, con la quale aveva disputato proprio il giorno prima un’amichevole contro l’Austria.
Nel momento ufficiale dell’inaugurazione sono state nominate le 31 vittime della tragedia di Superga del 4 maggio 1949 in cui persero la vita praticamente tutti i componenti della squadra detta degli “Invincibili”, il Grande Torino che vinse cinque scudetti consecutivi.
Presenti il sindaco, Marco Gallo, il suo predecessore e “granata” di ferro Luca Gosso, il presidente del Toro Club Busca, Oscar Perottino, il vicario di Busca don Roberto Bruna che ha benedetto la targa, e don Riccardo Robella, il nuovo cappellano del Torino, che ha sostituito don Aldo Rabino, da poco scomparso.
In serata alla cena granata ha partecipato anche il giornalista Giorgio Merlo, che ha presentato il suo libro “Caro Toro, ti scrivo”