La stagione “Il Teatro fa il suo giro” della Residenza Teatrale Municipale di Caraglio, di Busca, di Dronero e delle Valli Grana e Maira, propone al Teatro Civico di Busca per venerdì 4 dicembre alle ore 21 una grande cantante, temporaneamente ed eccezionalmente in veste di attrice ed autrice teatrale: Nada Malanima in “Scompagine”.
"... nel chiuso di una stanza, una donna è in attesa di un'operazione che dovrà cancellare dalla mente e dagli occhi la visione di un'altra lei, la sua confidente allucinazione con cui ha da sempre un rapporto di affetto e ostilità". Così scrive Nada Malanima ad incipit del suo "Scompagine", un monologo (o è un dialogo? o è un soliloquio?) che anche chiama: "commedia drammatica". Sulla scena, una donna, di età avanzata ma indefinibile, inchiodata a una vecchia poltroncina (evidentemente la sua, la sua preferita).
Si chiede, e ci chiede: dove sono?
E poi inizia a raccontare, tra sé e Sé - letteralmente, in dialogo con una Se Stessa che ama e detesta. Scorrono così le vicende di una storia, una vita, la sua: amori e terrori, il padre di sua figlia e l'Uomo Nero (anzi, ben quattro uomini neri), viaggi reali e viaggi immaginari, un "matrimonio spento", le cure, gli ospedali, le osservazioni sbrigative degli "psicoqualcosa"... Sì, perché presto ci accorgiamo che questa donna non appartiene alla categoria dei "sani di mente", ma è parte di quegli "organismi studiati per essere capiti" e che troppo spesso vengono annientati. Lei invece ce la fa: seduta sulla sua poltroncina motorizzata, conquista la scena e vi scorrazza, mettendoci a confronto con una vita vissuta, dentro e fuori, pericolosamente, gioiosamente, ineluttabilmente...
Lei, dice, è in attesa della "neuroleptoanalgesia" che la libererà della se Stessa che la importuna. E' un caso clinico, senz'altro. Ma noi capiamo. Sentiamo che racconta - estremizzando - un punto nevralgico del nostro essere al mondo, un esserci sempre per lo meno in due: i nostri pensieri e l'io che li ascolta.
Nada si chiede e ci chiede: è preferibile essere sani ma sentirsi malati o essere malati ma sentirsi sani?
Nota del regista Alessandro Fabrizi
Con il suo testo "Scompagnie" Nada si offre un'occasione ghiotta: la vera e propria creazione di un personaggio, idiosincratico ed eccessivo, sopra le righe e umanissimo. A me ha subito fatto pensare a certi personaggi di Beckett, di cui mi pare proprio parente.
E offre al pubblico la possibilità di fare conoscenza con questa donna straordinaria, che ci confronta con domande indimenticabili, con fantasie più che condivisibili e una immaginazione che rende vibrante tutto ciò che tocca, tutto ciò che sente o vede.
Una vita vissuta e raccontata in un tono più acuto, ideale per la scena, per un teatro che voglia mostrare quel che tendiamo a nasconderci e ci dia l'occasione di aprire la nostra mente al mistero e il nostro cuore alla compassione per la creatura umana, questo curioso organismo da studiare per essere capito.
Biglietti intero € 15, ridotto € 12, ridotto speciale € 10
Apertura cassa un’ora prima dello spettacolo. Per tutta la stagione nel foyer sarà allestito un banchetto della Libreria Passepartout di Caraglio, dall’apertura della cassa fino alla chiusura del teatro.
Informazioni, prenotazioni, vendita carnet: Biblioteca Civica, tel. 0171.948621 www.comune.busca.cn.it
Nada Malanima
Conosciuta semplicemente come Nada, appena quindicenne fa il suo esordio al Festival di Sanremo del 1969 con ”Ma che freddo fa” che diventa un successo non solo in Italia. Seguono “Pa’ diglielo a ma’“ Sanremo 1970, “Il cuore è uno zingaro” con cui vince il Festival nel 1971 e il “Re di denari” che si classifica al terzo posto nel 1972.
Poi l’immagine di bambina prodigio cucitale addosso comincia ad andarle stretta e l’artista cerca la sua vera dimensione. Agli inizi degli anni Settanta collabora con cantautori come Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Antonello Venditti e altri.
Nel 1973 dall’incontro con Piero Ciampi nasce “Ho scoperto che esisto anch’io” un album in cui interpreta i brani scritti da Ciampi, livornese come lei, uno dei personaggi più geniali e al tempo stesso più ignorati della musica italiana. La scelta spiazza il pubblico e la critica.
Nel 1976 esce “Nada”, un album che contiene quattro brani scritti per lei da Paolo Conte, oltre a nuove composizioni di Piero Ciampi. Negli anni successivi Nada passa dalla Rca alla Polydor, arrivano successi come Pasticcio universale, Dolce più dolce, Dimmi che mi ami, Ti stringerò.
Ora Nada si dà anche alla recitazione. Sandro Bolchi le affida la parte di Dora Manfredi nel Puccini televisivo e sempre in televisione recita nell’operetta l’Acqua cheta. In seguito è in teatro protagonista al fianco di Giulio Bosetti nel Diario di Anna Frank e in Pigmalione, poi con Dario Fo e con Marco Messeri.
Agli inizi degli anni Ottanta è in testa alle classifiche discografiche con l’album “Smalto” e con il singolo “Amore disperato”. Nel 1987 torna a Sanremo con una canzone scritta da lei “Bolero”. Nel 1992 esce l’album “L’anime nere” scritto insieme a Varo Venturi.
Nel 1994 nasce il Nada trio (con Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti degli Avion Travel) e ottiene innumerevoli apprezzamenti seguiti da molti concerti in clubs e teatri, partecipa al Premio Tenco e al festival Musicacultura di Recanati.
La svolta avviene nel 1999 con l’album “Dove sei sei” prodotto da Mauro Pagani per la Universal, interamente scritto da Nada, come avverrà sempre in seguito, ad eccezione di “Piccoli fiumi” scritta da Gianmaria Testa.
Nada si inventa in parallelo mille progetti che si incrociano e si fondono, nel 2000 porta in giro lo spettacolo “Piero Ciampis” con Rita Marcotulli al pianoforte e Javier Girotto ai sax. Con Rita Marcotulli in seguito nasce anche un progetto per musica sacra, piano e voce “La terra e l’anima”.
Nel 2001 registra il bellissimo “L’amore è fortissimo e il corpo no” prodotto da Pasquale Minieri e Fausto Mesolella per Storie di Note. Citto Maselli ne farà un video per sottolineare le durissime immagini del G8 di Genova. Nel 2003 “Tutto l’amore che mi amnca” prodotto da John Parish, per la “On the road”, disco pluripremiato come migliore album dell’anno e come miglior testi e musiche del 2003 (premio Siae).In questo album è importante la collaborazione di Cesare Basile. Sempre nel 2003 debutta come scrittrice con “Le mire madri” per Fazi editori e riceve svariati premi tra cui il prestigioso “Alghero donna “ nella sezione poesia.
Segue una tournèe nel 2004 e 2005 ispirata al libro, con Massimo Zamboni chitarrista e mente dei CCCP e CSI e Luca Rossi e Simone Filippi. Nel 2007 il nuovo album “Luna in piena” con cui partecipa al festival di Sanremo 2007 e non manca di stupire e vince il premio Pivi e Future film come miglior video dell’anno.
Nell’ottobre 2008 esce il nuovo libro “Il mio cuore umano” per la Fazi editore, un romanzo autobiografico da cui è stato tratto un film documentario per Rai3 prodotto da Bibi film con la regìa di Costanza Quatriglio, presentato con grande successo al Festival del Cinema di Locarno 2009.
Nell'inverno 2011/2012 è in tour con Lunatico cosmico, accompagnata dai Criminal Jokers, una band emergente fra le più interessanti del nuovo mondo Indi del 2.0. Nel maggio 2012 esce il suo nuovo libro, il romanzo La grande casa, edito da Bompiani con cui vince il premio "Scrittore Toscano 2013" e il "Premio Pavoncella 2013" per la narrativa.
Nell'estate del 2013 è in tour ancora accompagnata dai Criminal Jokers. Nell'autunno 2013 è alle Officine Meccaniche di Milano per registrare il nuovo cd di ineditI "Occupo poco spazio" prodotto con Enrico Gabrielli.