Domani alle ore 19 nella sala consigliare al primo piano del municipio i giovani buschesi che compiono 18 anni nel 2015 (in tutto 83, con una predominanza di ragazze, 46, rispetto ai 37 ragazzi) sono invitati dal Sindaco per la consegna della Costituzione della Repubblica e dello Statuto comunale.
“La sala consigliere non è tanto grande – spiega il sindaco, Marco Gallo – e contiene con fatica il centinaio di giovani che costituscono la leva, lo abbiamo già sperimentato negli scorsi incontri, ma la scelta resta questa perché è questo il luogo concreto e simbolico al tempo stesso in cui si manifesta la partecipazione dei cittadini al governo della città e molti giovani non lo conoscono affatto”.
Ai ragazzi saranno consegnate copie della Costituzione e dello Statuto comunale, dove sono racchiusi i principi dei doveri e dei diritti dei cittadini.
All’incontro sono stati invitati, per illustrare le loro attività ai giovani, i rappresentanti delle associazioni di volontariato.
Costituzione Italiana - I principi fondamentali
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana, ossia la fonte primaria di tutte le altre leggi. E’ stata approvata dall’Assemblea costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal Capo provvisorio dello Stata il 27 dicembre 1947 entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
I primi 12 articoli della contengono i Principi fondamentali, sui quali si basa la vita politica, economica e sociale dello Stato italiano.
Per prima cosa si afferma che l'Italia è una Repubblica democratica e che la sovranità appartiene al popolo (art. 1). Il potere, quindi, non viene dal vertice ma dalla base: lo Stato non è a capo ma al servizio dei cittadini.
Un altro principio fondamentale è quello della garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo (art. 2): diritto alla vita e all'integrità fisica; diritto alla libertà di pensiero, di movimento, di associazione, di professione religiosa (art. 7-8). Questi diritti sono riconosciuti non solo agli individui ma anche ai gruppi sociali: le famiglie, le associazioni, i partiti.
L'art. 3 sancisce l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Affinché tutto questo possa realizzarsi concretamente occorre combattere le ingiustizie economiche e sociali, che impediscono di fatto di affrontare la vita con pari opportunità. Il lavoro, posto dall'art. 1 a fondamento della Repubblica, viene ripreso dall'art. 4 come diritto e dovere di ogni cittadino. Lo Stato deve creare le condizioni affinché ogni persona abbia un'occupazione che le dia sostentamento e libertà; ogni cittadino, da parte sua, deve contribuire con la propria attività al miglioramento della società.
L'art. 5 sancisce l'unità e l'indivisibilità dello Stato, ma allo stesso tempo riconosce il decentramento e l'autonomia degli enti locali (Comuni, Province e Regioni). Decentramento e autonomia partono dal presupposto che gli enti locali, essendo più vicini ai cittadini, conoscano meglio i loro problemi e i modi per risolverli.
Nell'art. 9 viene riconosciuto il valore della cultura, del paesaggio e del patrimonio artistico. La cultura, la scuola, la ricerca tecnica e scientifica sono considerate le fondamenta sulle quali costruire il futuro della democrazia.
Come Stato democratico, l'Italia accorda il diritto d'asilo agli stranieri che si rifugiano nel suo territorio per sfuggire alle persecuzioni politiche. Questo significa che non possono essere estradati, cioè obbligati al rimpatrio, gli stranieri provenienti da Paesi nei quali non vengano esercitate le libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana (art.10).
L'art. 11 sancisce il ripudio della guerra come strumento di offesa.
L’articolo 12 descrive com’è la bandiera dell’Italia.