Se un giovane su tre in Italia pensa che la violenza domestica sia soltanto un fatto privato (secondo un sondaggio curato da WeWorld Onlus insieme a Ipsos, con il Patrocinio della Camera e del Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio) vuol dire che molto resta da fare.
“La violenza domestica sulle donne è più vicina a noi di quanto crediamo – spiega la assessore alle Pari opportunità Carla Eandi -. Il problema è che fa fatica ad uscire, perché a quella fisica si aggiungono la paura e la sudditanza psicologica, creando una situazione estremamente difficile da affrontare”
Informare, rendere consapevoli è il primo passo verso una soluzione possibile. Perciò è importante che ci sia una buona partecipazione alla serata organizzata dal Comune in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’appuntamento è per giovedì prossimo, 26 novembre, alle ore 20.45 in Casa Francotto, piazza Regina Margherita, con l’incontro dal titolo "Storie di ordinaria violenza… tante storie una storia”.
Relatrice sarà la psicologa e psicoterapeuta Petra Senesi, con la partecipazione della presidente dell'associazione Mai +Sole (www.maipiusole.it), Centro Antiviolenza Donna con sede a Savigliano, Adonella Fiorito.
Secondo quanto scrive l’agenzia nazionale di informazione Ansa sul suo sito internet “Nel sondaggio, l'obiettivo era capire come le nuove generazioni si posizionano. Sorprendente è il fatto che aumenta la percentuale, dal 19% al 22%, di chi dichiara che quello che accade in una coppia non deve interessare gli altri. Il 32% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni, poi, afferma che gli episodi di violenza vanno affrontati all'interno della mura domestiche. Non solo: l'aspetto istintivo legato alla violenza e il raptus momentaneo è per il 25% di questa fascia d'età giustificato e legittimato dal "troppo amore", oppure da una motivazione legata al preconcetto che le donne siano abili a 'esasperare' gli uomini e che gli abiti succinti siano troppo provocanti, attribuendo, quindi, alle donne la responsabilità di far scaturire la violenza".
Nel rapporto si ricordano le dimensioni del fenomeno in Italia: sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Di queste solo l'11,8% denuncia gli abusi subiti.