Uno dei punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di questa sera è la proposta di rinnovo della convenzione con il Consorzio per i servizi socio-assistenziali valli Grana e Maira dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2022. L’ente ha la sede amministrativa a Dronero ed una distaccata anche a Busca, nel centro diurno per disabili Casamica, che gestisce.
“I Consorzi sono un’esperienza virtuosa da vent’anni – afferma il sindaco Marco Gallo -. Essi si occupano di tutto il comparto dell’assistenza sociale: anziani, disabili, famiglie in difficoltà, minori a rischio, tutele. La gestione dei servizi socio-assistenziali che, con la scomparsa delle Unità socio sanitarie locali, era passata direttamente ai Comuni, ha nella formula del consorzio la sua migliore e più razionale funzionalità, rispetto ad una impraticabile gestione diretta da parte di amministrazioni comunali medie e piccole come le nostre; d’altra parte è importate che il territorio di riferimento sia omogeneo e non troppo dispersivo. La dimensione del nostro Consorzio si è rivelata ideale”.
Il dato è dimostrato in modo chiaro dal rapporto finale di ricerca sui costi standard dei servizi sociali in Piemonte, prodotto da Università di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino, che evidenzia in modo analitico l’ottimo risultato di gestione del Consorzio delle valli Grana e Maira dichiarandolo strumento efficace ed efficiente, capace di unire la prossimità al territorio, all’efficienza dei servizi e al contenimento dei costi.
Le entrate del Consorzio provengono per circa l’80 per cento dalla Regione, tramite il fondo nazionale e regionale socio-assistenziale, e attraverso progetti specifici e funzioni delegate dall’ASL CN1, per le attività socio-assistenziali a rilievo sanitario, inoltre si ricorre a contributi esterni da parte soprattutto di fondazioni bancarie.
Il Consorzio rende conto a ciascuno dei Comuni consorziati il “ritorno” in termini economici dei propri “investimenti”. Questi dati evidenziano che ciascun Comune riceve in termini di servizi per il comparto sociale molto più di quanto investa come consorziato, tramite il versamento delle proprie quote. Le quali differiscono da Comune a Comune, in base a parametri concordati che tengono conto in particolare del numero di abitanti: nell’anno 2014 il Comune di Busca, in quanto superiore a 10 mila abitanti, ha versato una quota procapite di 23 euro per un totale di 235.083 euro.
Su un bilancio del Consorzio che nel 2014 è stato di 6.372.500 euro, soltanto 889.500 euro sono stati versati direttamente dai Comuni, i quali hanno ricevuto servizi pari al totale del bilancio.
Negli ultimi anni il rapporto tra quote pro-capite erogate dal Comune di Busca e ritorno in servizi del Consorzio si è attestato su 1 a 4 (4 volte i servizi erogati rispetto alle quote comunali versate).
Presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio è la buschese Alessandra Boccardo, la quale svolge il suo incarico gratuitamente, così come tutti gli altri amministratori di consorzi pubblici. “Il nostro consorzio – spiega Boccardo - insiste su un territorio, lo stesso della vecchia Ussl, particolarmente omogeneo, caratterizzato dalle due valli, Grana e Maira, che contano medi Comuni di fondovalle, Busca, Dronero, Caraglio e Cervasca, nei quali le problematiche sono simili: l’invecchiamento della popolazione, lo spopolamento della montagna, l’ingresso di un numero sempre maggiore di stranieri, con problemi legati all’occupazione, alla ricerca di abitazioni e all’integrazione, soprattutto da parte delle donne e dei minorenni. Le nostre assistenti sociali e tutti gli operatori del Consorzio , dopo tanti anni di lavoro sul territorio, conoscono così bene i loro ambiti di lavoro e sono così vicine alle problematiche locali, che grazie alla loro esperienza si riesce ad ottimizzare le risorse a disposizione, senza spreco di energie e di denaro”.
“Le richieste di interventi ordinari – continua a presidente - sono sempre più numerose in tutti i settori: sia il numero degli anziani, sia quello dei disabili è in incremento; lo stesso si deve dire delle tutele e curatele per conto di minori senza patria potestà, di anziani e disabili anziani senza più famiglia. A volte ci arrampichiamo sui vetri per rispondere a tutti senza che questo faccia notizia. Anche forse perché siamo abituati da sempre ad arrangiarci in silenzio”.
“Siamo abituati – conclude la presidente – ad affrontare tutti questi problemi cercando di razionalizzare al meglio ogni risorsa, a cominciare dal personale, non certo in esubero, passando dalle strutture, ossia i centri diurni per portatori di handicap e le sedi operative territoriali di Dronero, Stroppo, Busca, Caraglio e Cervasca, che sono gestite con il minimo del dispendio possibile. Con ciò voglio significare semplicemente che il Consorzio svolge il proprio compito cercando di mantenere tutti i servizi, compatibilmente con la riduzione delle risorse”.