Fino a quando continuerà la siccità che ha contraddistinto le ultime settimane, perdura in tutto il Piemonte lo stato di massima pericolosità di incendi boschivi, dichiarato lo scorso 11 novembre con una determina dirigenziale della Protezione Civile regionale. Nella sola provincia di Cuneo si sono sviluppati oltre cento roghi, che sono stati spenti impiegando 610 volontari e utilizzando 174 mezzi.
A meno di cento metri di distanza dai boschi sono vietate tutte le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di un incendio. In particolare, non è consentito accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, utilizzare motori, fornelli o inceneritori che producano faville o brace, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi di sigarette o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiali vegetali combustibili e compiere, comunque, qualsiasi azione che possa produrre il divampare delle fiamme. Le violazioni sono perseguite con sanzioni penali e amministrative (da 200 a 2000 euro).