Ricordato l'eccidio di Ceretto

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11 Gennaio 2016

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Un momento della commemorazione
Un momento della commemorazione

Si è svolta ieri mattina la commemorazione della strage del 5 gennaio 1944 di Ceretto, frazione al confine fra Busca in cui furono uccisi dai nazifascisti  27 persone.

 

Dopo la deposizione della corona d’alloro ai Caduti e la celebrazione della messa, sono intervenuti i sindaci di Busca e di Costigliole Saluzzo, Marco Gallo e Livio Allisiardi,    e l’assessore regionale Alberto Valmaggia che ha tenuto l’orazione ufficiale, presente anche il sindaco della Città di  Oriolo (Cosenza), Giorgio Bonamassa, in ricordo dei concittadini periti nell’eccidio.

 

Valmaggia ha detto, tra l'altro: “Pochi anni prima di questo tragico episodio, nell’agosto 1938, era stato proclamato il divieto di iscrizione per gli studenti ebrei alle scuole di ogni ordine e grado. E proprio questo modo di considerare e trattare diversamente le altre persone e le altre religioni, discriminandole, è stata la base dei provvedimenti razziali che hanno avuto come causa i crimini ricordati oggi”. Ha poi ricordato che "nel 1946, 70 anni fa, si svolse il primo referendum nazionale, in cui, il voto popolare, scelse la Repubblica come forma di governo dell’Italia. Sancendone ufficialmente la nascita attraverso le contemporanee elezioni politiche dell’Assemblea costituente, a cui sarebbe poi spettato il compito di elaborare la nuova Carta Costituzionale” e ricolgendosi ai giovani ha affermato che "la Costituzione è una Bibbia laica molto importante, che voi dovete studiare a scuola in quanto è fondamentale per mantenere viva la nostra democrazia”.

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